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venerdì, 26 Aprile 2024
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    Era il 1966, per l’esattezza il 14 Maggio, quando la Subaru con la sua 1000 introdusse sul mercato il primo motore a cilindri contrapposti: il boxer!

    Ben cinquant’anni sono passati da quell’esordio e la Subaru ha costantemente e finemente lavorato affinché il suo motore boxer potesse essere sempre competitivo e prestazionale.

    Tutte le sue vetture sono spinte da un motore Boxer, una tradizione che in 50 anni di storia ha investito oltre 16 milioni di unità nel mondo.

    La Subaru 1000 del 1966, aveva un propulsore a cilindri contrapposti, dove i pistoni lavoravano in modo simmetrico e perfettamente disposti sui lati; il loro movimento contrapposto portava ad un annullamento dell’inerzia con conseguente riduzione delle vibrazioni ed equilibrio ottimale del motore.

    Il termine Boxer deriva dal pugilato ed in realtà il pistone simula nel suo movimento contrapposto, quello del pugno di un pugile nei confronti di un avversario.

    Ma il motore boxer nella sua continua evoluzione è stato anche montato su veicoli con trazione integrale permanente ed esattamente nel 1972, quando al fine di ottenere dai propri veicoli la massima trazione su tutte le quattro ruote, la casa automobilistica giapponese introdusse la gestione meccanica della ripartizione della coppia motrice. La simmetria dei suoi organi vitali rendeva questa tipologia di trasmissione praticamente perfetta, perché non solo abbassava il baricentro, ma aumentava la precisione di guida.

    Grazie al motore Boxer montato in posizione longitudinale ed in linea con la trazione Simmetrica AWD, le prestazioni delle vetture giapponesi in curva sono strabilianti così come esaltante è la loro stabilità alle altissime velocità. 

    La storia prosegue ed i cinquant’anni del motore Boxer firmato Subaru continua….

    a cura di Marco Lasala

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