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venerdì, 13 Dicembre 2024
  • DR Automobiles: interviene l’antitrust

    DR 3.0 CVT
    Possibili condotte illecite durante la promozione e la vendita delle autovetture a marchio DR ed EVO, in violazione delle norme del Codice del Consumo”.
    Questa l’istruttoria dell’Antitrust delle ultime ore all’indirizzo di DR Automobiles, l’azienda automobilistica italiana fondata in Molise nel 2006.

    DR ed Evo: interviene l’antitrust

    Più nello specifico, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato fa sapere che la società avrebbe fornito informazioni ingannevoli riguardo al luogo di produzione degli autoveicoli a marchio DR ed Evo.
    Al centro delle attenzioni dell’Antitrust ci finisce l’attività pubblicitaria dell’azienda molisana: DR rappresenterebbe sul mercato in modo non corretto le sue vetture all’interno delle sue ultime campagne pubblicitarie, presentando in maniera scorretta le informazioni che riguardano il luogo di produzione degli autoveicoli omettendo informazioni rilevanti sulla loro origine. Al consumatore, di fatto, verrebbe lasciato intendere che le vetture della casa madre sono prodotte interamente in territorio italiano mentre i veicoli soggetti sono realizzati in Cina.
    Il successo degli ultimi esercizi di DR ha riacceso chiaramente l’attenzione sulle attività dell’azienda. Rispetto al primo semestre del 2022 i volumi di vendita del gruppo in Italia hanno visto un incremento del 70%. Si è infatti passati dalle 9.796 auto del 2022 alle 16.667 auto del 2023. La quota di mercato è salita dall’1,43% all’1,98%. Il gruppo molisano importa notoriamente componenti e vetture provenienti dalla Cina (in particolare dei gruppi Chery, Jac, Baic) commercializzandoli tramite i propri brand (oltre a DR ed EVO, anche Sportequipe e ICKX), ma per l’Antitrust la condotta illecita starebbe nella comunicazione e nella promozione di tali prodotti che aggirerebbe la lealtà nei confronti del consumatore.

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