Esistono limiti di cilindrata per i neopatentati?
Avevamo già parlato delle regole per chi è fresco di patente ma ci siamo resi conto che c’è ancora qualche dubbio, come l’esistenza di limiti di cilindrata per i neopatentati. In realtà , e logicamente, è ormai da tempo che i limiti di cilindrata per i neopatentati non esistono più. I vincoli stabiliti dal Codice della Strada sono infatti legati al peso e alla potenza e sono definiti nell’articolo 117. È stato infatti fissato un limite massimo di 70 kW/95 CV per la potenza del veicolo che verrà guidato da chi ha la patente da meno di 12 mesi. In realtà un’automobile leggera con 95 CV può essere eccessivamente ‘vivace’ per chi è non è molto esperto e allora si è stabilito un altro limite.
I limiti di cilindrata per i neopatentati che… non ci sono!
Chi ha la patente B da meno di un anno non può infatti guidare veicoli che abbiano più di 55 kW per tonnellata di peso (tara). In questo modo un neopatentato non può mettersi alla guida di un veicolo troppo dinamico. Queste norme ci fanno capire che limiti di cilindrata per i neopatentati in Italia non sono più in vigore da diversi anni. È facile verificare se un veicolo rientra in questi limiti: basta entrare nel sito www.ilportaledellautomobilista.it, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e accedere alla sezione Servizi online. Si troveranno varie voci ma quella che ci interessa è ‘Neopatentati’. Una volta apertala basterà inserire la targa dell’auto che guiderà il neopatentato per sapere se il mezzo è guidabile da chi ha la patente da meno di un anno.
Le deroghe ai limiti per i neopatenati
Notiamo che il Codice ha previsto una deroga speciale a questi limiti per i veicoli adibiti al servizio di persone invalide. In questo caso il neopatentato può guidare qualsiasi automobile purché autorizzata ai sensi dell’Articolo 188 CdS e con la persona invalida presente. Ricordiamo che le limitazioni alla guida decorrono dalla data di superamento dell’esame e che il neopatentato che consegue patenti A2, A, B1 o B per i primi 3 anni non può superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h nelle strade extraurbane principali. Per quel che riguarda le 2 ruote chi ha la patente A2, conseguibile dai 18 anni, può guidare motocicli fino a 35 kW/47,6 CV e con rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg.
I limiti di cilindrata per i neopatentati durante la prova pratica
Se la moto è disponibile in versione depotenziata, quella ‘libera’ non può superare i 70 kW. Per ottenere la patente A illimitata occorre aver compiuto 20 anni di età e avere la patente A2 da almeno due anni: avendo questi requisiti si può passare dalla patente A2 alla A con un esame pratico. Le prove pratiche per conseguire le patenti per motocicli hanno limiti di cilindrata per i neopatentati (meglio, per quelli che voglio conseguire la patente). Per la patente A1 il motociclo per l’esame pratico deve avere cilindrata fra 120 e 125cc, potenza massima di 11 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. Questi limiti salgono, per la prova della patente A2, a d almeno 400 cc con potenza compresa tra i 25 e i 35 kW; la prova pratica della patente A si deve fare con un motociclo di almeno 600 cc con potenza di almeno 40 kW. Per le patenti A1e A sale anche il rapporto potenza/peso, che passa a 0,2 kW/kg, e il cambio dev’essere manuale per poter avere una patente senza limiti.
Nicodemo Angì