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E’ guerra aperta all’hacker che ha contagiato 600.000 Mac (quasi tutti tra Stati Uniti e Canada). Da sempre circola il falso mito secondo cui i Mac di Apple sono immuni ai virus, ma ancora una volta arriva una prova che smentisce questa tesi. Chiamato Backdoor.Flashback o Flashfake , il virus trojan si è diffuso come applicazione Java simulando un aggiornamento a Flash Player di Adobe, permettendo ai cybercriminali di rubare informazioni private come password e numeri di conti bancari. Qualche giorno fa, Apple ha rilasciato un nuovo aggiornamento di Java per risolvere questo problema ma i dati non sembrano rassicuranti. Si tratta della più vasta infezione subita dai computer Apple nella storia, che sta a dimostrare come l' aumento di vendite dei Mac comporta un aumento anche dei malware, anche se per quanto ci riguarda, in Italia i Mac infetti sono circa lo 0,3 per cento del totale ( 274 macchine sarebbero allocate al campus di Cupertino).
A riportare la notizia è stato Brian Krebs, giornalista di “Krebs on security” che si occupa appunto di attacchi hacker e malware di ogni genere, il quale ha riferito che, in seguito a svariate indagini, potrebbe essere riuscito a risalire alla vera identità del creatore del malware Flashback. La scoperta sarebbe stata fatta dopo che Krebs è entrato in possesso di una conversazione privata, su di un forum russo, nel quale l'utente Mavook rivendicava la creazione del malware in questione. Il nome dietro al nickname sarebbe di Maxim Selikhanovich. Dalle informazioni raccolte da Krebs, inoltre, alcuni indizi lascerebbero pensare ad un possibile nuovo attacco, di maggiori dimensioni, nei confronti di Apple. Ma trattandosi di ipotesi, non è dato sapere altro al riguardo.
FONTE: hi-techitaly.com
