9.6 C
Napoli
venerdì, 19 Aprile 2024
  • Lo sapevate che in Giappone l’obesità è un reato?

     

    In Giappone, che già di suo è la nazione con la popolazione più magra tra i paesi industrializzati, le persone stanno lottando contro il grasso per scongiurare la temuta sindrome metabolica e rispettare lo standard del giro vita imposto dal governo. La sindrome metabolica, qui chiamata semplicemente “Metabo”, si presenta come una combinazione di fattori di rischio per la salute tra cui ulcera allo stomaco, pressione alta e un livello eccessivo di colesterolo. Tutti elementi che possono portare a malattie cardiovascolari e al diabete.

     

    Secondo quanto stabilito dalle autorità, tra gli esami da fare per il checkup annuale, le aziende e i governi locali devono misurare anche il giro-vita dei cittadini giapponesi tra i 40 e i 74 anni, che non dovrà essere superiore agli 85,09 centimetri per gli uomini e ai 90 per le donne. Tutti coloro che oltrepassano questi parametri, se dopo tre mesi dai controlli non avessero perso ancora peso, dovranno essere sottoposti ad una dieta. Dopo sei mesi di questa particolare dieta, nel caso non dovessero ancora una volta rientrare nei limiti previsti, verranno addirittura multati. L’obiettivo del governo è quello di far scendere la percentuale della popolazione sovrappeso.

     

    Repubblica.it ha riportato il caso di un fioraio: “Minoru Nogiri, un fioraio di 45 anni, è stato convocato dal comune di Amagasaki e si è ritrovato in fila in attesa di farsi misurare il giro-vita. Non avendo un filo di pancia, non sembrava correre molti rischi di essere classificato sovrappeso o “metabo”, la parola più in voga, di questi tempi, in Giappone. Ma dal momento che il nuovo limite fissato dal governo per il giro-vita dei maschi è un rigido 85,09 centimetri, un paio di giorni prima, a casa, il signor Nogiri si è misurato con una certa apprensione. “Sono al limite”, si è detto”. Il ministro della Sanità ritiene che questa campagna contribuirà a contenere il diffondersi di malattie come il diabete e l’infarto. Piovono le critiche e i dissensi. In tanti affermano che le misure sono troppo severe e oltre la metà dei maschi, in questo modo, sarà considerata sovrappeso. Il risultato, sostengono, sarà quello di favorire il ricorso a trattamenti medici superflui allo scopo di perdere peso e, in definitiva, di far lievitare la spesa medica.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie