13.3 C
Napoli
sabato, 20 Aprile 2024
  • Retrofit elettrico, è attiva la piattaforma per chiedere il contributo

    Retrofit elettrico, è attiva la piattaforma per chiedere il contributoIl retrofit elettrico è arrivato all’attuazione

    Uno dei modi per decarbonizzare i trasporti è passare ai veicoli a batteria, che possono ‘nascere’ con il retrofit elettrico che trasforma veicoli nati con il motore a scoppio rendendoli a zero emissioni locali. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha infatti messo online una pagina che rimanda alla piattaforma telematica alla quale inviare la documentazione necessaria per ottenere il contributo che, ricordiamolo, può arrivare fino a 3500 euro. Si tratta della concretizzazione del decreto che risale al luglio 2022 ed era stato emanato dal precedente Governo. Nella notizia specifica reperibile sul sito del MIT leggiamo che la piattaforma è stata attivata dalle 12:00 dello scorso 15 febbraio. Apprendiamo inoltre che: “la piattaforma consentirà agli utenti di richiedere il contributo previsto dal decreto interministeriale del 19 luglio 2022, n. 227 per l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica su veicoli immatricolati originariamente con motore termico . Le risorse, stanziate nel bilancio del ministero, prevedono un contributo pari al 60% del costo per la riqualificazione (fino ad un massimo di 3.500 euro), a cui si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione“.

     

    Il retrofit elettrico è retroattivo

    Continuando nella lettura scopriamo che “potranno accedere al contributo tutti coloro che hanno provveduto a sostituire il motore termico del proprio veicolo con un motore elettrico dal 10 novembre 2021 al 31 dicembre 2022, inoltrando l’istanza tramite la piattaforma dedicata“. Si tratta quindi di quelle persone che, animate da spirito pionieristico, hanno già provveduto a far installare, dal proprio meccatronico di fiducia, uno dei kit di retrofit elettrico omologati che snelliscono molto le procedure per ottenere la trascrizione della modifica presso la Motorizzazione. Ricordiamo che si parlava di retrofit elettrico già dal 2015 e che nel frattempo era nata una specie di filiera che prometteva di facilitare questo nuovo business per l’eftermarket. Ricordiamo anche che trasformare un veicolo già esistente fa risparmiare molto denaro ed emissioni rispetto al costruirne e comprarne uno nuovo. Seguendo il link dalla pagina del ministero si arriva alla piattaforma gestita dalla Consap, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A.

     

    Come ottenere il bonus per il retrofit elettrico

    L’accesso alla pagina di immissione dei dati avviene tramite l’identità digitale SPID e, una volta autenticatisi, si possono immettere le informazioni richieste. Sono richiesti ovviamente i dati del veicolo, quelli del richiedente e documenti comprovanti sia l’installazione (fattura) sia l’aggiornamento del documento unico di circolazione, compresa anche l’IPT. L’indicazione dell’IBAN del conto sul quale accreditare il bonus e alcune autorizzazioni completano poi la procedura. Il tutto appare ben studiato, peccato che questo bonus si riferisca al passato, ovvero a chi ha già trasformato il veicolo. Rimanendo in attesa che il bonus retrofit elettrico venga ripresentato anche per chi deve ancora operare la trasformazione, ricordiamo come questa operazione potrebbe costituire un buon business per i meccatronici che sappiano coniugare conoscenze della meccanica con le competenze in elettronica e informatica imprescindibili per confrontarsi con i powertrain moderni. È di questi mesi  la notizia che Renault opera il retrofit elettrico delle gloriose R4, R5 e Twingo mentre la notizia dell’accordo fra Stellantis e Qinomic per la trasformazione dei commerciali leggeri è del 2022: le cose si stanno finalmente muovendo per questo settore?

    Nicodemo Angì

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie