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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Veicoli Commerciali: meglio il superammortamento di acquisto o il noleggio?

    Un bene strumentale non si può considerare o gestire alla stregua di un genere di consumo o alla stregua di una moda. Fanno, tuttavia, solenne eccezione a questo concetto poche categorie, e l’automotive è una di queste.  In effetti un autoveicolo, una moto, un furgone o un pick up possono essere simultaneamente selezionati come una precisa scelta emozionale oppure un semplice strumento funzionale ad una attività, un acquisto oppure un noleggio, addirittura un fringe benefit contrattuale. Questo perché nelle diverse condizioni sopra elencate subentrano di volta in volta o sommati elementi individuali, societari, fiscali/finanziari/ emotivi, razionali. Al centro di tutto questo l’auto che nella sua evoluzione come mezzo di lavoro o di trasporto ha via via evoluto aspetti immateriali come la bellezza, l’autogratificazione del suo utilizzatore, la sensazione di lusso, il concetto di status symbol. Ovviamente quando l’autoveicolo, e più precisamente il veicolo commerciale, incontra la Partita Iva la “scaletta” delle prerogative che determinano la scelta di un particolare modello o di una tipologia contrattuale viene modulata pesantemente su elementi tipici della gestione di Impresa, quali l’eventuale vantaggio fiscale, l’ammortamento contabile, il costo finanziario, gli oneri di gestione, il potenziale valore di rivendita.  Ed in mezzo a tutto, ovviamente, le caratteristiche tecniche del modello più opportuno per destinazione di uso, tipologia di utilizzatore e chilometraggio annuale.

     

    Veicolo Commerciale: da “mio” a “mia disposizione”, cosa cambia?

    TruckIl mercato europeo dei veicoli commerciali (quello, ricordiamolo, entro i 35 Q.li) ha subito una evoluzione estrema e molto repentina in pochi decenni. Dalla lotta (fino a 25 anni fa ) di un piccolo “pool” di massimo 5 marchi (Fiat/Iveco, Ford, , Mercedes, Renault, Volkswagen) siamo passati ad una offerta molto più ampia e diversificata  anche per via di nuovi operatori: ovvero di fusioni, joint venture o ingresso in specifici Gruppi e Multinazionali di alcuni brand e Marchi Costruttori. Guarda caso, nella fase di mercato “oligopolistica” la proprietà esclusiva e la gestione in proprio del mezzo erano praticamente modalità monopoliste nelle soluzioni contrattuali di acquisto; mentre in contemporanea con la diversificazione e la maggiore concorrenza si sono diffusi e perfezionati strumenti finanziari più vicini al Noleggio. Senza dimenticare che nello sviluppo tecnologico di motori ed allestimenti, e nella diversificazione categorica tra Van, Promiscuo, Pick Up, etc. sono infine subentrati nella grande famiglia dei veicoli commerciali una moltitudine di corpi vettura e modelli disponibili per l’utilizzo aziendale strumentale puro. In Italia, ultimamente, le differenze fiscali spesso ingiustificate ed arbitrarie tra proprietà e noleggio di un veicolo si sono decisamente assottigliate. Questo significa che nelle valutazioni del potenziale cliente Partita Iva il profilo fiscale non riveste più un ruolo prioritario, perché appunto il Fisco sta diventando sempre più “neutrale”. Tutto ciò evidentemente salvo per la componente “ammortamento” inteso come proprietà, dove rimane la prerogativa del bene noleggiato come “tradizionalmente” impignorabile (seppure il sottoscritto mantiene dubbi sulla eventuale impignorabilità dei canoni di noleggio versati a mezzo RID bancario).  Indubbiamente un punto a favore del noleggio ai cosiddetti “minifleet” (titolari da uno a tre mezzi) rispetto alla proprietà pura può incentrarsi sulla qualità e livello del servizio di gestione: eventuale mezzo di cortesia, coperture assicurative complete, piani di manutenzione ordinaria e straordinaria ovunque in Italia e in buona parte spesso all’estero; servizi amministrativi, di customer care e di back office davvero interessanti e completi spesso irraggiungibili per la limitata organizzazione di un piccolo imprenditore; come ribadito in altro Articolo su questa Piattaforma, inoltre, anche sul versante assicurativo chi noleggia un veicolo abbandonando la precedente proprietà può  mantenere la Classe di Merito del Veicolo. Poteva sembrare, invece, che il famoso “Iperammortamento” ideato dal Governo Renzi in grado di moltiplicare l’imponibile dei beni da portare in ammortamento avrebbe incrementato le vendite a danno dei Noleggi ma in fondo questo non è successo, perché oltre a quanto sin qui detto i noleggiatori hanno “restituito” una parte del loro specifico vantaggio fiscale con una riduzione delle quote di canone.

     

    La rivendita dell’usato : essere o non essere “assegno circolare”

    tir che camminaEcco invece sul tema “rivendita Usato”, una voce sulla quale il noleggio non ottiene universalmente o automaticamente un punto a favore: infatti un veicolo commerciale di proprietà, e gestito come si deve dal punto di vista della manutenzione e dei ripristini, si avvale quasi sempre di un valore di rivendita futuro decisamente interessante, e specificatamente in caso di cambio “usato contro usato” può costituire un anticipo consistente per passare ad un altro mezzo. Certo, la criticità del momento economico e la precarietà del futuro colpisce duro anche sul comparto beni strumentali e automotive, tuttavia il trend veicoli commerciali ha un andamento che spesso si è dimostrato in controtendenza con la congiuntura economica.

     

    “Cash Flow” ed immobilizzazioni : il glossario dell’impresa attuale

    veicoli commercialiIperammortamento: lo abbiamo detto, questo dispositivo “fiscal/finanziario” genera vantaggi sia per il Cliente di Proprietà (che può iscrivere un valore maggiorato in ammortamento) sia presumibilmente per il cliente di noleggio, visto che diversi Noleggiatori convertono il loro vantaggio fiscale in sgravi sul canone di noleggio proposto al cliente. Dunque, l’iperammortamento individuerebbe di per sé un momento più vantaggioso sia per gli acquirenti che per gli utilizzatori di un Veicolo Commerciale. Ecco dunque che il “vantaggio” tra le due soluzioni (Noleggio o Proprietà ammortizzabile di un Veicolo) scaturisce, caso per caso, dalla composizione dei tanti fattori tra quelli sin qui descritti. Uno dei quali, molto determinante, potrebbe essere il fattore “liquidità”. Spesso per una piccola impresa può essere più importante mantenere un buon flusso di cassa e lasciare la maggiore liquidità possibile a disposizione delle incombenze e delle garanzie necessarie per le attività aziendali. Pertanto a fronte di una importante immobilizzazione per l’acquisto (anticipo, coperture assicurative e costi finanziari, oltre alla assunzione di rischi in proprio) talvolta gli imprenditori prediligono la comodità e la calendarizzazione di una rata costante di locazione. A voi la scelta.

    Riccardo Bellumori

     

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