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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Via libera agli autoarticolati da 18 metri

    Via libera agli autoarticolati da 18 metri e a mezzi pubblici fino a 24 metri.

    Sono passati pochi giorni dalla pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del Decreto Legge N° 121 che dà il via libera agli autoarticolati da 18 metri. Si tratta del DL chiamato ‘Infrastrutture’, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, che liberalizza in Italia la circolazione degli autoarticolati con una lunghezza fino a 18 metri. Avviato nel 2009 dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e da ANFIA, il Progetto Diciotto ha voluto analizzare nell’uso quotidiano l’impiego di veicoli composti da trattore e semirimorchio con lunghezza complessiva di 18 metri, superiore quindi al limite attuale di 16,5 metri; la massa totale a terra rimane invece invariata. Si sono voluti valutare gli eventuali vantaggi nell’esercizio, nella convenienza economica e nell’ottimizzazione logistica. Oggetto di esame anche guidabilità, manovrabilità, stabilità e sicurezza e, dato che i risultati sono stati positivi, si è dato il via libera agli autoarticolati da 18 metri.

     

    Adeguamenti normativi per il via libera agli autoarticolati da 18 metri

    Questo DL modifica il Nuovo Codice della Strada (come definito dal DL 30 aprile 1992 n. 285) ad esempio nel Comma 2 dell’Articolo 61. Il primo paragrafo recita ora: “Gli autoarticolati e gli autosnodati non devono eccedere la lunghezza totale, compresi gli organi di traino, di 18 m, sempre che siano rispettati gli altri limiti stabiliti nel regolamento“. È stato inoltre aggiunto un Comma 2 Bis che consente un aumento della lunghezza dei veicoli per il trasporto pubblico: “Gli autosnodati e i filosnodati destinati a sistemi di trasporto pubblico rapido possono raggiungere la lunghezza massima di 24 m su itinerari in corsia riservata autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili“. Queste modifiche puntano a ridurre traffico e inquinamento aumentando la capacità di carico dei veicoli: in questo modo occorrono meno corse per trasportare lo stesso numero di persone o la stessa quantità di merci.

     

    Il via libera agli autoarticolati da 18 metri nasce da esperienze positive

    Esprime soddisfazione per il via libera agli autoarticolati da 18 metri Andrea Zambon Bertoja, Presidente della Sezione Rimorchi di ANFIA, quando dichiara che “Il riconoscimento normativo della circolazione dei complessi veicolari a 18 metri, è la naturale conclusione del Progetto Diciotto di cui ANFIA è promotore e nel quale, con i suoi associati, ha sempre creduto, visti gli ottimi risultati in termini di sicurezza stradale e di ottimizzazione dei flussi logistici evidenziati nel corso degli oltre 10 anni di sperimentazione“. In effetti il Gruppo SMET, primario attore della logistica coinvolto nel Progetto Diciotto, comunicava già nel 2017, una volta terminata la seconda fase della sperimentazione, che “secondo i Responsabili dell’Ufficio traffico si è riscontrata una diminuzione del 12% nel numero di viaggi. Il 74% degli autisti, invece, non ha rilevato differenze fra gli autoarticolati da 18 metri e quelli tradizionali, non riscontrando problemi di manovrabilità. Una percentuale maggiore, pari all’83%, ha percepito la stessa sicurezza e il 7% ha detto che è addirittura migliorata. La domanda più importante ‘c’è stato un peggioramento delle prestazioni e, in particolare, per i tempi di percorrenza?’ ha avuto una risposta negativa dal 92% degli autisti, una grande maggioranza che non harilevato scadimenti prestazionali“. Il via libera agli autoarticolati da 18 metri, quindi, appare ben motivato e potrebbe contribuire a decongestionare il traffico pesante e renderlo più sostenibile, insieme al trasporto pubblico.

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