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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Smart working: FIAMM fa scuola!

    Smart working: FIAMM fa scuolaSmart working: la best practice di FIAMM.

    La sede centrale di Montecchio Maggiore e gli stabilimenti produttivi con personale che poteva lavorare da casa, si sono sin da subito attivati nei primi giorni di emergenza, anticipando in alcuni casi le misure anti-contagio successivamente impartite dalle autorità competenti. Prima del completo lock down, FIAMM Energy Technology ha massimizzato la modalità di lavoro da remoto e in un paio di settimane ha reso possibile, anche ai lavoratori che non erano dotati di computer portatili e telefoni cellulari, di poter operare da casa. La sede centrale è stata chiusa quasi completamente e per tutto il periodo dell’emergenza, messaggi di incoraggiamento sono stati inviati a tutto il personale aziendale dal CEO, Owa Fujio.

    Smart working: risultati positivi nel dialogo con i colleghi

    “Nonostante la celerità con cui è stato disposto lo smart working, oltre il 90% ha risposto di avere ricevuto sia gli strumenti hardware che software per riuscire a svolgere il lavoro in maniera corretta e proficua, a testimonianza dell’eccezionale lavoro svolto nei primi giorni di emergenza dai dipartimenti IT, dei Servizi generali, con il contributo delle Risorse Umane, che hanno colmato eventuali gap infrastrutturali” si legge in una nota stampa aziendale. “Oltre l’80% delle persone ritiene che questa esperienza di incentivazione dell’attività in home office abbia permesso di gestire in modo soddisfacente la vita lavorativa con quella privata. Il dato più positivo che emerge dalle risposte è quello relazionale e di collaborazione che contraddistingue la cultura di FIAMM e l’approccio del suo management: il personale intervistato ha ammesso di interagire anche da remoto quotidianamente con i colleghi (88%) e con il proprio responsabile (62%). Ben il 97% ha dichiarato di ricevere supporto dai colleghi in caso di bisogno” tiene ancora a precisare la multinazionale specialista delle batterie.

    Smart working: FIAMM fa scuolaFiamm ed il futuro dello smart working

    Tenendo in considerazione che gli effetti di questa emergenza possano manifestarsi a distanza di qualche mese dal momento di massima allerta, l’azienda ha messo a disposizione, proprio in questa fase 2 fino ai primi mesi dell’autunno, un servizio di sostegno psicologico a chi ne avesse necessità. “Abbiamo voluto avere un immediato feedback da parte del nostro personale sulle misure straordinarie introdotte in questo periodo di emergenza -commenta la neodirettrice delle Risorse Umane del Gruppo FIAMM Energy Technology, Penelope Ferri. Ed aggiunge: “Gli input da parte dei dipendenti e i risultati sono stati stimolanti per noi ed estremamente incoraggianti. Crediamo che, se ben organizzato, lo smart working sia una risorsa strutturale importante che nel prossimo futuro potrà portare, se ben gestito, risultati positivi sia nella produttività che nel bilanciamento della vita privata di ciascun dipendente”.

    La sicurezza secondo FIAMM

    Prima dell’inizio della fase 2 si è poi provveduto a sanificare i locali cosi come previsto dalla circolare del 22/2/2020. Sono state inoltre monitorate le filiali estere, istituiti protocolli restrittivi sulle misure anti-contagio e predisposta una reportistica per la gestione immediata di situazioni di emergenza.  I medici competenti hanno inoltre preparato un questionario ad integrazione e completamento della cartella sanitaria e di rischio 2020, inviandolo a tutti i dipendenti. Tale documento è stato successivamente utilizzato per individuare i possibili casi iper-suscettibili.

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