18.4 C
Napoli
martedì, 16 Aprile 2024
  • Saper gestire al meglio la garanzie sui componenti auto

    Nell’aftermarket, gestire al meglio la garanzie sui componenti auto è sempre stato uno degli argomenti più critici e delicati da affrontare sia per i ricambisti che per le officine. Quando, poi, il ricambio in gioco è un gruppo frizione, la situazione può complicarsi ulteriormente: vuoi i costi elevati, vuoi la complessità del lavoro da eseguire per la sua sostituzione nonchè la macchinosità in tema di garanzie delle multinazionali del settore, non è difficile che il già fragile rapporto grossista-ricambista-meccanico-utente finale, possa incrinarsi anche irrimediabilmente.

    Big

    Per venire incontro alle esigenze delle case costruttrici in tema di comfort di marcia e riduzione dei consumi, a partire degli anni novanta è stato introdotto il volano doppia massa (DMF) fornito da Aisin, Sachs, Valeo e Luk in luogo di quello classico fisso. Inizialmente ne hanno beneficiato i modelli dell’alto di gamma e poi progressivamente quelli equipaggiati con i propulsori più popolari come il 1.3 Cdti 75/90cv common rail Opel o il recente 875cc bicilindrico TWINAIR turbocompresso, punta di diamante del gruppo Fiat.

     

    Costi

    La sostituzione di un gruppo frizione è, purtroppo, una delle operazioni di manutenzione più salate in assoluto: i prezzi elevati e, aggiungiamo,  ballerini dei kit con il DMF e il tariffario talvolta poco trasparente degli installatori, spesso portano a raggiungere e superare la fatidica soglia dei 1000 euro. Cifra non semplice da sborsare per l’automobilista medio.

     

    Garanzia

    La diffusione a macchia d’olio di questa raffinata soluzione su modelli di grande/grandissima serie ha posto in essere anche il problema di offrire alla clientela un servizio di garanzia efficiente e soprattutto veloce. Ciò può essere reso possibile solo con la collaborazione di tutti i protagonisti coinvolti nella eventuale controversia: produttore, distributore, ricambista e installatore.

     

    Produttori

    Alcuni colossi dell’aftermarket, forti di fatturati stratosferici, potrebbero essere più flessibili in questo contesto così complesso: snellire l’iter delle garanzie, chiudere un occhio ai distributori più costanti, e fornire info tecniche ancora più dettagliate sono solo alcuni degli accorgimenti che dovrebbero prendere seriamente in considerazione.

     

    Distributori e Ricambisti

     

    Sono decisamente i due anelli deboli della catena. Vista la feroce concorrenza su questi componenti, spesso si ritrovano con un volume d’affari importante e guadagni trascurabili. Ed ecco che per controbattere i competitor devono giocarsi anche la carta di un servizio clienti efficiente e disponibile ed offrire condizioni agevolate su garanzie non accettate dal produttore (cosa però non facile)

     

    Installatore

    Talvolta poco propenso ad accettare le utili direttive dei ricambisti, prima di colpevolizzare il kit frizione appena montato, ha l’obbligo di ricercare eventuali difettosità nei componenti annessi allo stesso, come il motorino d’avviamento, la batteria, il manicotto di guida o il forcellino di disinnesto. Attenzione: il ricambio perfetto non esiste. Ma è sempre utile assicurarsi della totale efficienza di tutti gli organi del veicolo.

     

    Morale della favola: chi ne guadagna sembrerebbe essere  quasi sempre il gigante. I piccoli rischiano di restare fregati.

     

    Giuseppe Nanula (Blog del Ricambista)

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie