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sabato, 20 Aprile 2024
  • Se il ricambio è condiviso tutto andrà bene

    Finora l’elisir di lunga vita per la distribuzione aftermarket è stato quello di avere sempre ‘le parti giuste al posto giusto e al momento giusto’. Un’equazione logistica di cui beneficiano tutti gli anelli della filiera del post vendita: favorisce da un lato i produttori perché sono in grado di far arrivare in maniera celere, tramite i distributori, i loro ricambi agli utenti finali. Dall’altro questo meccanismo aiuta anche i distributori che, in questo modo, sono in grado di  fornire ai propri clienti  i ricambi di cui hanno bisogno quando sorge la necessità. Un sistema che ha funzionato per anni e che ha inciso positivamente sulla manutenzione dei veicoli: la cui riparazione, per questo motivo, si è sempre espressa in tempistiche veloci con pochi ritardi a causa di carenze di pezzi da sostituire. 

     

    Ma c'è un costo per il successo di questa policy

    Auto ricambiSi chiama sovraccarico. In pratica, i distributori di ricambi sono costretti ad effettuare grandi scorte che annoverano molti più prodotti di quanto possano vendere.  Le grandi scorte di pezzi sono costose per i distributori, soprattutto quando molte di esse risultano invendute sugli scaffali. Si generano, dunque, situazioni di overstock che possono portare diversi problemi soprattutto se chi distribuisce ricambi non presta particolare attenzione al suo inventario di merci. L’invenduto va gestito: in genere può essere restituito ai fornitori per crediti parziali.  Ma i fornitori, che avevano stornato questi prodotti fuori dai loro libri contabili, devono poi riportali all’interno. Difficoltà su difficoltà che possono, quindi, causare un effetto domino sugli attori della filiera.

     

    C'è sempre un rimedio

    Distribuzione RicambiUna via d’uscita è che  distributori e fornitori di ricambi condividano una policy trasparente e comune della supply chain, avendo reciprocamente chiari i rispettivi inventari nonchè contezza in ogni momento di quale sia lo stato della catena di approvvigionamento relativo ad ogni singolo ricambio. Così da evitare overstock e la scocciante gestione dei processi di resa correlati ai prodotti  rimasti a terra. La gestione oculata del dato, fatta in modalità sharing, rappresenta dunque il cuore di tutto come ha avuto modo di dirci anche Luca Bonalumi, Quattroruote Professional Repair Services Manager, in occasione dell’AftermarketLab. Ciò contribuirà a mantenere sotto controllo l'inventario e migliorare la redditività, fornendo ancora le parti giuste al posto giusto.

    Stef Belf.

     

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