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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Il ricambio punta sull’e-commerce

    Rappresentando gli interessi dei 54 principali produttori di parti di ricambio e fornitori del settore automotive nel mercato aperto dei ricambi, Verein Freier Ersatzteilemarkt e.V. (VREI), in collaborazione con Schaeffler Automotive Aftermarket e in cooperazione con l’agenzia per la ricerca di mercato e la consulenza 2hm& Associates GmbH, ha condotto uno studio approfondito in sei principali Paesi europei. Come già nel 2012, l’obiettivo di quest’anno è stato l’individuazione dei principali indici di sviluppo, dei protagonisti del mercato, dei flussi positivi, oltre che l’analisi della rilevanza dei singoli gruppi di prodotto e di potenziali sviluppi di prezzo futuri del commercio online delle parti di ricambio. Dall’analisi dei dati raccolti emergono 5 trend.

     

    Il commercio online è in continua crescita ma sta perdendo il suo slancio

    Mentre le cifre di crescita annuali nel periodo 2012/2015 erano comprese nel range delle due cifre in quasi tutti i Paesi europei, i numeri più recenti indicano un rallentamento della dinamica di crescita. In tutti o quasi i Paesi europei presi in esame è prevista una diminuzione al di sotto della soglia del 10 per cento fino al 2018, il che suggerisce una tendenza alla saturazione. Le ragioni sono riconducibili, tra l’altro, alla riduzione del potenziale dei clienti privati e degli appassionati del fai da te, a causa di una maggiore complessità tecnica dei veicoli.

     

    La supremazia di eBay Motors è vacillante

    Una rinnovata analisi delle vendite e del fatturato su circa 70 gruppi di prodotti del player attualmente ancora più importante, eBay Motors, dimostra che le vendite effettive in Germania sono diminuite rispetto al 2013. Tra le ragioni di questo trend si individuano un crescente spostamento delle vendite dei dettaglianti eBay verso i propri negozi online e la crescente concorrenza da parte degli altri operatori di rete come Amazon e Daparto. Resta il fatto che eBay Motors è riuscita ad incrementare il proprio fatturato in diversi altri Paesi.

     

    Amazon si afferma come serio concorrente

    Con un fatturato stimato di 80/120 milioni di euro, generato dalle parti di ricambio automotive, Amazon si trova allo stesso livello dei grandi retailer come A.T.U. e kfzteile24. La maggior parte del fatturato attuale è generato dalla categoria “Easy Products” (parti di ricambio che possono essere istallate senza competenze tecniche, ad esempio tergicristalli, lampade e olio). Non è prevedibile se Amazon riuscirà a giocare un ruolo altrettanto importante nella classica e più difficoltosa installazione dei ricambi automotive in futuro.

     

    Crescente professionalizzazione dei fornitori

    La maggior parte dei fornitori ha ormai superato le fasi di start-up e sta investendo fortemente nei propri shop. Tutto ciò è caratterizzato da una crescente internazionalizzazione, dalla diversificazione delle relazioni di acquisto, dalle strategie di prezzo professionali e dallo spostamento del core business verso i clienti commerciali come le officine. Ormai qualsiasi altro shop online si presenta multilingue e offre servizi supplementari.

     

    I differenziali dei prezzi online si sono assestati?

    La differenza di prezzo tra il canale online e offline è ulteriormente aumentata negli ultimi tre anni, in media fino al 21 per cento. Una vasta porzione degli esperti di mercato ritiene che ora questa si sia assestata. Alla luce del consolidamento del mercato e della maggiore fusione del mondo online e offline, un’ulteriore diminuzione dei prezzi non è certa.

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