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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Quik è il nuovo cruscotto per il mondo agricolo

    MTA, azienda che fa prodotti elettromeccanici ed elettronici venduti ai principali costruttori di veicoli, ha presentato ad Agritechnica 2015 Quik: il nuovo cruscotto per il mondo agricolo. Un cruscotto pratico e veloce, sviluppato interamente in house, che il cliente può poi personalizzare a seconda delle sue necessità, grazie a un’eccezionale configurabilità. 

    Cos’è

    Quik è un cruscotto moderno, le cui linee sono state progettate da uno studio di design e dalle dimensioni contenute (230X120 mm) che lo rendono particolarmente adatto ai mezzi agricoli. Si caratterizza per un display lcd centrale a segmenti; 2 indicatori analogici a lancetta, disposti specularmente; 1 indicatore con barra a led posto superiormente; 23 spie a led; 1 real time clock e un buzzer; una linea Can con terminazione configurabile; fino a 23 ingressi digitali configurabili; 2 ingressi analogici; 2 frequenziali; un’uscita da 500 mA. La retroilluminazione dello schermo lcd, così come le lancette possono, a scelta, essere di colore bianco o rosso. Sempre nell’ottica di consentire un’importante customizzazione del dispositivo, il cliente può scegliere i colori e i simboli della luci di warning, lo stile e i colori dellabarra a led e delle scale analogiche. Anche la maschera interna che racchiude l’LCD è disponibile in diversi colori, così come il colore della cornice frontale può essere nero o personalizzato. Lo stesso vale per il vetro del cluster strumenti, realizzato in PMMA, che su richiesta può avere trattamento antifog. Spazio anche per un eventuale logo personalizzato del cliente. Il cluster può operare sia a 12V sia a 24V e il sistema di fissaggio prevede due possibili opzioni, con o senza cornice frontale. La personalizzazione software di questo device può essere condotta direttamente dal cliente, o da MTA, tramite MTA Studio, un tool disponibile su PC che consente non solo la configurazione del cluster ma anche la sua programmazione con C/C++, LADDER, FBD, per le logiche di funzionamento. Per l’HMI grafico, l’interfaccia è WhatYouSeeIsWhatYouGet che consente all’utilizzatore di vedere durante la creazione del software la grafica così come si presenterà a fine lavoro. Il software contiene infine anche un real time debugger e una serie di librerie, con diverse funzioni disponibili, che il cliente può decidere di richiamare a seconda delle sue esigenze applicative.

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