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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Officina, cosa sceglie l’automobilista?

    C’è chi preferisce l’autorizzata o chi l’indipendente. La scelta dell’officina divide gli automobilisti in un mercato in cui gli interventi di manutenzione e riparazione sono aperti, dal 2002, ad una libera concorrenza. Dopo aver chiesto a dei giornalisti automotive via Twitter quale fossero le loro preferenze in proposito, abbiamo posto la stessa domanda sul gruppo Facebook di Autofficina Sicura: interessante corner social che tratta temi sull’autoriparazioneLuigi Minutilli propende per l’autorizzato: “in quanto – dice nel post –  possono gestire i vari aggiornamenti, eventuali richiami ufficiosi e/o eventuali manutenzioni preventive su parti con difettosità ricorrenti. L’unica volta che ho fatto la distribuzione presso un meccanico indipendente, l’ho rifatta dopo 15k km (a mie spese) presso un meccanico autorizzato. Il problema era la pompa dell’acqua montata con un sacco di silicone rosso”. Discorso diverso, invece, per  Claudio Ricchi. “Per me – afferma –  c’è il rovescio della medaglia in entrambi i casi. Nelle officine autorizzate spesso ci sono anche dei capoofficina del tutto inesperti e menefreghisti per quanto riguarda la soluzione problemi…nelle officine a conduzione familiare c’è più serietà anche se qualche trappola c’è, poi in quelle aperte da qualche operaio che lavorava in concessionaria lì non ho trovato nessuna esperienza e serietà. Inoltre se capitano quei ricambi aftermarket con nomi di marca mai sentiti e che sono uguali agli originali ma durano una settimana e ci vogliono dei mesi per una risposta di garanzia conviene vendere l’auto, quella che amavi, e prenderne una a nolo. Nella mia zona funziona così”. E conclude: “Credo che sia una questione individuale. Bisognerebbe prendere di mira qualche officina a campione autorizzata o non e valutare se le persone sono portate a fare aggiornamenti e sopratutto interessate a dare dei veri servizi in più rispetto alla concorrenza”. Scettico sulla competitività delle officine legate alla case auto è Giuliano Cosimetti. “A parte – spiega nel suo post – i richiami in garanzia, le autofficine autorizzate sono vincolate con le concessionarie. Di conseguenza l’impegno economico che devono affrontare non gli lascia spazio per avviare nuovi servizi come, ad esempio, la manutenzione del cambio automatico che è il vero business del momento. Ma molte case auto lo proibiscono perché preferiscono vendere i cambi automatici nuovi. Inoltre sono costrette ad utilizzare i ricambi scatolati dalla casa auto quando potrebbero far risparmiare gli automobilisti utilizzando gli stessi con il marchio di chi li produce. Anche i corsi di formazione sono quasi sempre legati alla casa auto. Quindi rimane poco tempo per guardare oltre al marchio esposto fuori dall’officina”. Stef.Belf.

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