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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Il motorino di avviamento, cos’è e come è cambiato

    Il motorino di avviamento oggi ha molte forme diverseIl motorino di avviamento oggi ha molte forme diverse.

    Il lavoro del motorino di avviamento è molto particolare: funziona per pochi istanti ma con uno sforzo intenso per poi riposare per un tempo che va da pochi minuti a diverse ore. Il suo compito è infatti quello di vincere l’inerzia e la compressione nei cilindri del motore fermo e farlo girare a una velocità tale che si possa accendere. Raggiunto lo scopo il motorino di avviamento si spegne per ricominciare il ciclo dopo minuti, in città, o ore nei lunghi viaggi. La sua forma classica prevede un motore elettrico il cui albero può scorrere longitudinalmente, trascinato da un solenoide, per far si che il suo ingranaggio si innesti nei denti ricavati nel volano del motore.

     

    Anatomia del motorino di avviamento

    Il rapporto di trasmissione può raggiungere il valore di 15:1 (15 giri del pignone del motorino per un giro del volano) perché così facendo si moltiplica la coppia del motorino stesso. Una ruota libera nel pignone trasmette la coppia solo dal motorino al volano e impedisce il flusso contrario per evitare che il motore acceso trascini il motorino di avviamento a regimi troppo elevati. Si rifanno a questo schema, anche se opportunamente rinforzati a causa dei ritmi di lavoro superiori, molti motorini di avviamento studiati per i sistemi start & stop. Questo componente si può trovare anche come ricambio rigenerato, ad esempio nel catalogo AS-PL. L’elettrificazione ha però condotto a cambiamenti radicali: il motorino di avviamento oggi può funzionare anche da generatore e ‘aiutare’ il motore termico.

     

    Il motorino di avviamento oggi ha molte forme diverseIl motorino di avviamento cambia pelle

    Siamo in presenza dei sistemi Mild Hybrid, eventualmente a 48 volt, che abbandonano albero scorrevole e solenoide perché azionati con la cinghia Poly-V dei servizi, per esempio proposta come ricambio da Gates. L’avviamento attuato da questi BSG – Belt Starter Generator – è molto più silenzioso e ‘liscio’ anche se l’agire come avviatore e alternatore impone l’uso di 2 tenditori perché il componente, oltre ad assorbire coppia, la può anche erogare. Il motorino di avviamento assomiglia così più ad un alternatore, anche per il suo posizionamento. Ma i cambiamenti non finiscono qui perché i powertrain ibridi possono avere un ISG – Integrated Starter Generator inserito fra il motore e la trasmissione. Questa soluzione,usata per esempio nella nuova Classe E, vede lo starter-generatore collegato all’albero motore risultando così invisibile perché chiuso nel carter della trasmissione. Capiamo quindi bene che il motorino d’avviamento è cambiato dentro e fuori ed è diventato uno dei protagonisti della sfida della sostenibilità dei trasporti a motore.

    Nicodemo Angì

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