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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Manutenzione auto: più italiani vanno in officina

    Ammonta a 71,9 miliardi di euro il carico fiscale complessivo che pesa sulla motorizzazione nazionale. Una cifra, calcolata dall’Anfia , che è cresciuta nel 2015 dello 0,5 per cento rispetto al 2015. Un po’ tutte le voci hanno segnano un aumento. Tra cui anche quella relativa al  gettito IVA riferito alla manutenzione e riparazione degli autoveicoli e all’acquisto di ricambi, accessori e pneumatici che segna un più 6,8 per cento rispetto al 2014. Il tutto per un valore complessivo stimato in 9,90 miliardi di euro contro i 9,27 del 2014. L’aumento della domanda di spesa degli interventi in officina è giustificata dal miglioramento del quadro economico italiano e dalla ripresa del clima di fiducia. Inoltre, se da un lato, si sono allungati i tempi di ‘ricovero’ dell’auto in officina (l’avanzamento tecnologico offre prodotti sempre più affidabili nel tempo), dall’altro alcuni interventi,  quando sono necessari, diventano più costosi, non solo per un incremento dei prezzi, ma anche per l’alto numero di ore dedicate alla riparazione. Anfia indica, inoltre, come altro elemento che contibuisce a spingere in alto la domanda di autoriparazione: i nuovi obblighi di legge relativi alla revisione dell’auto. Dal 1° gennaio 2015, infatti, è entrata in vigore la nuova procedura di revisione che dovrebbe mettere fine alle cosiddette finte revisioni, eseguite in maniera approssimativa e superficiale. La nuova procedura, infatti, stabilisce che la revisione sia fatta con videosorveglianza e comunicata in tempo reale alla motorizzazione. Un processo che  implica nuovi oneri, ma anche una maggiore sicurezza dei dati, l’imparzialità dei risultati e lo stop alle frodi, diventando impossibile per gli operatori modificare un eventuale esito negativo della stessa.

     

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