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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Libera concorrenza per gli interventi di manutenzione

    DI STEFANO BELFIORE

    Manutenzione AutoCom’è noto dopo lo scandalo Dieselgate, la Commissione Europea è corsa ai ripari. Con la mission di ripristinare la fiducia dei cittadini nella capacità del sistema normativo,  annunciò che avrebbe rafforzato il sistema di omologazione dei veicoli a motori, in particolare garantendo adeguati meccanismi di controllo per assicurare un'applicazione corretta e armonizzata delle procedure di omologazione. In un mercato interno con 28 Stati membri e in un settore in cui i progressi scientifici e tecnologici sono all'ordine del giorno, divergenze sostanziali nell'interpretazione e nell'applicazione delle norme rischiano di compromettere l'efficacia del sistema e di conseguenza i principali obiettivi programmatici volti a garantire la sicurezza e la salute dei cittadini e la protezione dell'ambiente. Molti attori interessati alla vicenda hanno chiesto espressamente a Bruxelles una revisione alla legislazione comunitaria di settore per garantire un livello adeguato di protezione della salute e dell'ambiente.

     

    Proposta di regolamento del Parlamento Europeo  relativa all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli

    Nel gennaio 2016 la Commissione UE ha presentato questa nuova proposta di regolamento del quadro normativo (in attesa oggi di essere licenziata definitivamente dal Parlamento Europeo) avviando un iter di discussione con diverse associazioni di categoria. Tra cui anche quelle che si occupano di post vendita.

    I riflessi sull’aftermarket

    Logo AdiraAdira, associazione italiana che rappresenta e difende gli interessi dei distributori indipendenti presso le Istituzioni italiane ed europee nonchè membro della Federazione Internazionale dei distributori dell'aftermarket indipendente (Figiefa che ha lanciato sull’argomento una campagna di sensibilizzazione), si è posta immediatamente come interlocutore di primo piano nel dibattito valutativo. In sostanza, la normativa prevede un controllo sulle omologazioni (che si aggiunge alla classica revisione) del 20 per cento delle nuove vetture (e dei loro rimorchi) immesse nel mercato dei Paesi UE. Verifiche che, a cascata, si riflettono su chi è specializzato nella riparazione e manutenzione dei veicoli. “Dopo una lettura attenta del regolamento, abbiamo fatto sentire la nostra voce – spiega Bruno Beccari, presidente di Adira – affinchè venisse mantenuto il principio e il diritto della libera concorrenza negli interventi di manutenzione in modo tale che non fosse lesa la competitività di nessun operatore”.

    Gli obblighi del Costruttore

    Meccanico ripara autoInput recepito dal legislatore europeo. A tal proposito è chiaro l’articolo numero 65 della proposta di regolamento che prevede (ai primi punti del capo dedicato ai Costruttori) le seguenti direttive collegate agli OBD (informazioni relative a un sistema a bordo di un veicolo o collegato ad un motore, in grado di individuare un malfunzionamento ed eventualmente di indicarne la comparsa mediante un sistema di allarme, di identificare la probabile zona di malfunzionamento mediante informazioni salvate nella memoria di un computer e di comunicare tali informazioni all'esterno):

    1. I costruttori consentono agli operatori indipendenti un accesso senza restrizioni e standardizzato alle informazioni OBD del veicolo, agli strumenti di diagnosi e alle altre attrezzature, compreso il software pertinente, nonché alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo.
    2. Le informazioni OBD e le informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo sono messe a disposizione sui siti web dei costruttori in un formato standardizzato o, nel caso ciò non sia possibile a causa della loro natura, in un altro formato adeguato. In particolare, l'accesso a tali informazioni non è discriminatorio rispetto alle informazioni fornite o all'accesso garantito ai concessionari e ai riparatori autorizzati
    3. Al fine di fabbricare e riparare ricambi, strumenti diagnostici e attrezzature di prova compatibili con l'OBD, i costruttori forniscono, senza discriminazioni, le informazioni OBD e le informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo pertinenti a tutti i costruttori o i riparatori di componenti, strumenti diagnostici o attrezzature di prova interessati. Le informazioni relative a un sistema a bordo di un veicolo (OBD)  o collegato ad un motore, in grado di individuare un malfunzionamento ed eventualmente di indicarne la comparsa mediante un sistema di allarme, di identificare la probabile zona di malfunzionamento mediante informazioni salvate nella memoria di un computer e di comunicare tali informazioni all'esterno.

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