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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Il 2020 di Inforicambi: 2 milioni di volte grazie

    Il 2020 di Inforicambi è stato un anno straordinario. Sotto tutti i punti di vistaIl 2020 di Inforicambi è stato un anno straordinario. Sotto tutti i punti di vista.

    Nessuno si sarebbe mai aspettato ciò che poi è accaduto su scala planetaria. In una crisi fluida, abbiamo traghettato il giornale in una tempesta perfetta. Siamo stati puntuali cronisti di ciò che è successo nel nostro comparto, abbiamo raccontato l’onda d’urto ma anche la resilienza di un settore, la filiera dell’aftermarket nazionale, che ha mostrato una egregia capacità di reazione manifestatasi nel sapersi adattare al cambiamento che questa congiuntura traumatica ha indotto e portato nella vita quotidiana. E dunque anche in quella aziendale.

    Inforicambi, cavalcando la digitalizzazione

    La via d’uscita era non rimanere inghiottiti. Ma aggrapparsi al salvagente: quello dell’innovazione. In questo caso a quello della digitalizzazione. Un fenomeno letteralmente esploso in questi mesi. L’unico modo per mantenere un link aperto e vivo fra i player dell’aftermarket. Ed anche noi abbiamo fatto la nostra parte.

    Accelerare sull'informazione: il lavoro di Inforicambi

    Un plauso iniziale va al nostro editore, la Sofinn Italia, che ha creduto nel nostro lavoro anche nei periodi più bui del lockdown, mettendo il piede sull’acceleratore in investimenti strutturali che ci hanno consentito e consentiranno di esprimere una verve giornalistica sempre più performante (diverse le novità per il 2021). Ed un ringraziamento va poi all’intero corpo redazionale che ha generato ed offerto un’informazione dettagliata e ad ampio raggio, consapevole anche della fortissima movimentazione che ha animato ed anima i corridoi del web.

    I numeri di Inforicambi

    I numeri traguardati promuovono il nostro impegno profuso: più di 2milioni di visualizzazioni ottenute (il 64% da Google), 600mila utenti unici e quasi 2milioni di accessi unici generati nel 2020. Dinanzi a questo maremoto, la strategia era non farsi travolgere dall’onda ma cavalcarla. Lo abbiamo fatto con il giusto equilibrio ed intelligenza di un giornale ormai adulto.

     

    Stefano Belfiore

     

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