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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Incentivi per la manutenzione auto: giusti o sbagliati?

    DI STEFANO BELFIORE

     

    Poter detrarre l’acquisto dei pneumatici dalla denuncia dei redditti. E’ la proposta lanciata di recente da Assogomma. L’Associazione di categoria, che già in passato aveva avanzato l’idea di sgravi fiscali per chi fa manutenzione all'auto, ora sottopone all’attenzione delle Istituzioni una nuova iniziativa, in vista del prossimo cambio gomme da effettuare entro il 15 novembre. La proposta è chiara: poter mettere in deduzione nella denuncia dei redditi il 50 per cento della spesa per pneumatici più performanti. “Così si otterrebbe – dichiara Assogomma – un effetto sulla riduzione dei consumi di carburanti e quindi delle relative emissioni, garantendo al tempo stesso maggiore sicurezza stradale grazie a più ridotti spazi di frenata su bagnato . Un evidente vantaggio per la comunità. Se l’orientamento, del tutto condivisibile, è quello di incentivare mezzi nuovi più sicuri e sostenibili, non si capisce perché questo vantaggio non sia stato esteso alle stesse dotazioni acquistate in aftermarket, capaci di migliorare oggettivamente le caratteristiche complessive del mezzo, come ad esempio i pneumatici con una bassa resistenza al rotolamento ed una migliore aderenza su bagnato”“Bisogna prima premiare – evidenzia Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma –  i comportamenti virtuosi e poi puniamo i trasgressori, non viceversa. Un’operazione che attraverso l’incentivo educhi l’automobilista a comportamenti virtuosi e all’utilizzo di prodotti che effettivamente possano dare un contributo al miglioramento della qualità di vita, o meglio ancora che riescano anche a preservarla”.

     

    Il sondaggio via Twitter

    Da questa proposta siamo partiti per lanciare un nuovo sondaggio attraverso il canale Twitter. Anche in questo caso, così come per un'altra  nostra 'inchiesta' fatta di recente (Meglio l’officina autorizzata o quella indipendente), abbiamo chiesto pareri e consigli a dei giornalisti automotive. Il nostro tweet di domanda è stato: “Premiare gli automobilisti virtuosi che fanno una corretta e periodica manutenzione. Che incentivo consigli? #SafetyFirst”.

     

    Le risposte

    E perchè un incentivo? L'auto va tenuta in ordine, come il proprio corpo. Mica mi danno incentivi per andare dal dentista”. E’ la valutazione che esprime, via social, Monica Secondino, giornalista di Auto a Spillo, CarBlogger e l’Automobile, che aggiunge: “Manutenzione e prevenzione: due concetti difficili da trasmettere, come per la propria salute”. E conclude: "Per me no agli incentivi sulla manutenzione ma si alle detrazioni, non solo però per le spese relative alle auto, ma a tutto". Punta sull’importanza di una corretta e periodica manutenzione auto anche  Andrea Fiorello, freelance che scrive per AutoNewsEurope,Carblogger, il Post ed Omniauto: “L'incentivo è nella manutenzione stessa che fa durare di più l'auto. Per la sicurezza invece ci vuole revisione più severa”. Per Claudio Anniciello, giornalista e automotive test drive: “gli incentivi – ci twitta – già sono in atto con sconti periodici sulla ricambistica. Del resto chi ha un'auto deve  averla in ordine”. “E soprattutto – aggiunge – chi già normalmente non fa manutenzione ordinaria non credo si lasci incentivare. Al massimo un taglio sul bollo”.  Gaetano Scavuzzo, redattore di Motorionline, indica un’altra soluzione incentivante con “sconti – dice – sull’assicurazione”.  "Si potrebbe iniziare vendendo i ricambi a prezzi onesti. Ci son ricarichi assurdi". E' il tweet di Antonio Polizzi, appassionato e cultore di auto, che invita ad una politica di pricing nel mercato degli autoricambi più onesta. 

     

    Considerazioni

    E’ vero: la salute dell’auto va curata e attenzionata come quella del proprio corpo. Al primo segnale incerto bisogna intervenire con la giusta prevenzione. Ma spesso non è così. Capita di vedere automobilisti che ricoverano in officina l’auto quando essa è ormai un malato terminale. E dove, dunque, l’intervento di riparazione risulta evidentemente più complesso e oneroso.  Quando, invece, una costante manutenzione allunga la vita del veicolo, facendo anche risparmiare su una riparazione più strutturata. Certo è che, forse, per gli automobilisti più ‘distratti’ un incentivo potrebbe aprire le porte ad una nuova cultura. Quella di una manutenzione fatta bene e nel modo giusto. Così non ne risente troppo neanche  il portafoglio. 

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