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venerdì, 29 Marzo 2024
  • L’impianto di raffreddamento motore, i controlli estivi

    L'impianto di raffreddamento motore è essenziale per la salute degli organi meccaniciL’impianto di raffreddamento motore è essenziale per la salute degli organi meccanici.

    Giornate calde e assolate, viaggi lunghi, veloci e con la macchina carica: per non avere brutte sorprese in viaggio è meglio controllare l’impianto di raffreddamento motore. I motori a scoppio si riscaldano molto ed è facile capire il perché: dentro i cilindri si susseguono migliaia di esplosioni controllate che generano gas a temperatura molto alta: è quindi inevitabile un forte riscaldamento degli organi meccanici. Questo calore va asportato con un sistema orma consolidato da quasi 100 anni e che prevede la circolazione di un liquido intorno alle parti da raffreddare, tipicamente il monoblocco, nel quale sono ricavati dei passaggi che permettono al liquido di lambire i cilindri, e la testata. Come funziona l’impianto di raffreddamento motore? Questo liquido – in origine acqua, sostituita ormai da tempo con un fluido a base di glicole etilenico – assorbe il calore, si riscalda e, arrivando al radiatore, cede il calore all’aria che lo attraversa, raffreddandosi e potendo così raffreddare il motore. La circolazione del liquido, a ciclo chiuso, è attivata da una pompa, generalmente azionata dalla cinghia di distribuzione o da quella dei servizi, ma non mancano pompe elettriche che permettono di variare con precisione il flusso del liquido.

    Cosa controllare nell’impianto di raffreddamento motore?

     Un termostato permette poi di non far arrivare tutto il liquido al radiatore: in questo modo si mantiene la temperatura il più possibile costante e si riesce a far riscaldare rapidamente il motore quando è freddo, a vantaggio della regolarità del suo funzionamento e velocità con la quale i dispositivi antinquinamento iniziano ad agire. Un altro importante componente è il serbatoio di espansione: la sua chiusura con un tappo speciale permette di mantenere l’impianto alla pressione giusta, più alta di quella atmosferica, e questo impedisce al liquido di bollire, cosa che renderebbe inefficace l’azione della pompa. Questo componente ha anche lo scopo di assorbire l’aumento di volume del liquido causato all’aumentare della temperatura. I controlli estivi dell’impianto di raffreddamento motore possono partire proprio dal serbatoio di espansione: il livello del liquido a motore freddo dev’essere compreso nei limiti segnati (mai superare il massimo!). Se il liquido è rugginoso e torbido va subito sostituito perché gli additivi anticorrosione sono ormai esauriti. Dato che i liquidi hanno cambiato formulazione nel corso degli anni, è tassativo sostituirli con quelli dello stesso colore; in generale quelli sul giallo si trovano nei motori più moderni.

     

    Le cose da verificare nell’impianto di raffreddamento motore

    I coloranti del liquido di raffreddamento aiutano anche ad evidenziare eventuali perdite dai tubi di circolazione e dalle guarnizioni che sigillano il percorso del liquido, ad esempio sulla pompa o nella testata. Da controllare anche l’accensione della ventola che vivacizza la circolazione dell’aria nel caso il veicolo si muova troppo lentamente. Se la temperatura tende a salire troppo i principali indiziati sono, oltre alla ventola che non si accende alla temperatura prescritta, il radiatore e il termostato. Il radiatore è importantissimo per l’impianto di raffreddamento motore e, anche se non è danneggiato, la sporcizia fra le alette ne può diminuire molto l’efficacia. Il termostato che non si apre completamente può diminuire l’efficacia del raffreddamento ma per controllarlo è meglio andare da un riparatore. In realtà uno specialista è indicato anche per un semplice controllo: alcuni tubi dell’impianto di raffreddamento non sono visibili se non dal basso e quando si cambia il liquido di raffreddamento sarebbe opportuno lavare l’impianto, una procedura che ha delle regole ben precise.

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