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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Qual è l’impatto della pandemia sull’aftermarket?

    Qual è impatto economico della pandemia da CoViD-19 sul settore aftermarket? Qual è impatto economico della pandemia da CoViD-19 sul settore aftermarket? 

    La crisi pandemica si è fatta sentire sulla pelle degli operatori della filiera. Ma ci sono anche opportunità che la congiuntura ha portato e generato. Ed è questa onda che l’aftermarket deve cavalcare. Il quadro analitico che Michele Bertoncello, Partner McKinsey & Company, disegna in Futurmotive sulla connessione aftermarket-CoViD-19 non è solo una violenta onda d’urto. Ma anche un mare di chance su cui giocarsi il futuro del settore.

     L’impatto della crisi sull’aftermarket

    "Logicamente la crisi economica, causata dalla pandemia globale, ha impattato sul settore generale dell’aftermarket. Le conseguenze sono state visibili, non solo sulla domanda, ma anche sulle modalità con cui i consumatori fruiscono dei servizi.

    Abbiamo un PIL più basso che rappresenta un fattore negativo per l’aftermarket, una riduzione delle miglia percorse dai veicoli, meno collisioni veicolari ed un traffico presso i punti vendita ridotto. D’altro canto ci sono delle opportunità: utilizzo maggiore della vettura, boom dell'e-commerce, programmi governativi che hanno obiettivi di espansione economica unitamente ad una nuova accelerazione del mercato vetture usate.

    Abbiamo osservato in Europa ad una riduzione delle miglia percorse sia da auto che da mezzi commerciali. C’è una predilezione della vettura privata vista come una safe space con un ritorno di un pubblico giovane e femminile ad utilizzo più frequente dell’auto" evidenzia Bertoncello.

    Le implicazioni sul mercato aftermarket: le 5 prorità alle quali guardare

    "E’ visibile, come detto,  un impatto negativo, a macchia di leopardo, sui ricavi dei player aftermarket quest’anno e proiettato anche nel 2021.  Uno scenario difficile per gli attori del settore ma che vivono un contesto in forte evoluzione: digitalizzazione, nuovi player che entrano nel mercatoAncora di più, se pensiamo all’Italia. Qui sta avvenendo una razionalizzazione dei network di distribuzione. A mio avviso, le priorità cu puntare sono cinque. La prima: presidiare bene i canali digitali per lavorare al meglio con i partner BtoB. Secondo aspetto, i cambiamenti organizzativi: la remotizzazione del lavoro con la necessità di trovare le giuste efficienze lavorative. Non dimenticare, poi, l’operation. Molti player stanno introducendo misure di rischio crisi, utilizzando, ad esempio, la condivisione delle informazioni. C’è, subito dopo, il fronte tecnologia: il trend verso elettrificazione e connettività è irreversibile. Ed il meccatronico deve farsi trovare pronto a mettere le mani su queste auto. Infine, ma non da ultimo, la sostenibilità: fattore critico di scelta. Sarà uno dei temi portanti di crescita e di differenziazione dei brand nello scenario post-covid" conclude.

    Stefano Belfiore

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