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sabato, 20 Aprile 2024
  • Ecupoint: l’officina che aiuta le altre officine

    Massimiliano Siclari Massimiliano Siclari (nella foto) è fondatore e titolare di Ecupoint, un centro di riparazione specializzato sito a Polistena (RC). La sua attività nasce dopo una vita di lavoro, iniziata giovanissimo in altre officine e che hanno riguardato anche pullman, camion e motoveicoli oltre alle automobili. Circa 15 anni fa Massimiliano ha deciso di mettersi in proprio scegliendo di specializzarsi nelle operazioni sull’elettronica di bordo. Questo tipo di attività è stato scelto perché, secondo il nostro interlocutore, occorre specializzarsi altrimenti si rimane indietro e si può fare ben poco sulle vetture di oggi.

     

    Aiutare i colleghi con metodo

    Officina EcupointIn effetti in Ecupoint si fanno lavorazioni piuttosto sofisticate e le necessarie competenze sono state acquisite anche tramite corsi di formazione (il signor Siclari pensa che da essi non si apprenda però molto). Il grosso delle sue conoscenze l’ha infatti acquisito studiando, anche su internet, e lavorando fisicamente sulla vettura perché la teoria da sola non basta. La cosa ci ha fatto capire come internet non sia considerato con diffidenza e in effetti Massimiliano lo usa anche come una piattaforma per lavorare a distanza con i colleghi.  La ‘fama’ di Ecupoint provocava infatti innumerevoli telefonate da altre officine bisognose di aiuto ma questa calca era difficilmente gestibile e disordinata al massimo. La soluzione è stata l'apertura di una sezione del sito di Ecupoint tramite la quale i titolari di partita IVA possono registrarsi e, con un piccolo pagamento, aprire un ticket con il quale chiedere assistenza. Si risolvono così sia il singolo guasto sia lo ‘sbrogliare’ lo schema elettrico di una vettura problematica per la quale non si sa come iniziare.

    Investire per lavorare meglio

    Officina EcupointMolto interessante è stato poi l’apprendere che gli schemi elettrici in questione non sono quelli delle banche dati ‘terze’ ma quelli ufficiali della Casa costruttrice. Quando risponde ad un ticket, quindi, Ecupoint fornisce la documentazione specifica per quel numero di telaio e anche i bollettini tecnici e gli eventuali richiami che hanno riguardato quella vettura. Sappiamo che grazie alla Legge Monti è possibile accedere direttamente alle banche dati delle casa madre, cosa che permette per esempio di fare i tagliandi da un indipendente senza perdere la garanzia, ma si tratta di un'attività non semplice. Siclari ha l’idea che le Case sono state ‘costrette’ a rilasciare queste informazioni ma ottenerle effettivamente non è semplice, a volte anche le semplice registrazione è quasi un’impresa. L’ottenimento dei dati poi non è mai gratis: ogni casa ha le sue procedure e si potrebbe per esempio pagare 10 euro per un'ora o 35 euro per un giorno. In ogni caso Massimiliano ritiene che valga la pena di investire questo tempo e questo denaro perché il lavoro ne risulta facilitato e velocizzato, con risparmio di tempo e maggior soddisfazione del cliente. Sappiamo poi del braccio di ferro intorno all’accesso ai dati, una questione che vede contrapporsi, nelle sedi istituzionali europee, le organizzazioni dell’aftermaket e quelle dei costruttori. Sulla questione FIGIEFA ha lanciato più di un allarme e il nostro interlocutore è convinto che se la presa OBD per la diagnosi dovesse sparire, questo creerebbe gravi difficoltà a tutto l’aftermarket.

    Gestire l’evoluzione della tecnica

    Officina SiclariSecondo il titolare di Ecupoint Internet è ormai essenziale: la mole di lavoro generata dalla riparazione delle centraline, per esempio, praticamente verrebbe a mancare se il Web non esistesse. Ci si troverebbe infatti a stare ore e ore al telefono mentre il sistema dei ticket accorcia notevolmente i tempi migliorando l’efficienza della riparazione. Abbiamo poi chiesto un parere riguardo i tanto pubblicizzati nuovi veicoli autonomi ed elettrici, che si preannunciano pieni di elettronica e sensori. Riguardo le auto-robot l’idea è che sia ancora presto per metterle su strada: Massimiliano conosce abbastanza bene come funziona l’elettronica di bordo e possiede una vettura ha capacità quali il parcheggio automatico via app e il mantenimento di corsia. Dato che spesso lo stato della segnaletica orizzontale rende impossibile il lane assist, Massimiliano pensa che per prima cosa andrebbe preparata la rete stradale con i sensori e quello che serve per i veicoli autonomi. In effetti Bosch che lavora sulle smart city è un segnale importante in questo senso. Riguardo le auto elettriche, esse sono viste molto bene da punto di vista della sostenibilità ambientale e Massimiliano spera che vengano adottate il più presto possibile. Apprendiamo poi come Ecupoint, avendo una notevole esperienza nell’elettronica/elettrotecnica, consideri la loro diffusione un punto a favore e l’inizio di un ulteriore percorso lavorativo, dimostrando che le auto elettriche possono favorire chi è in condizione di abbracciarne i cambiamenti.

    Il motore rivitalizzato

    Una possibile criticità rilevata da Siclari è l’assenza di una regolamentazione per i componenti e le lavorazioni ad alta tensione sulle ibride e le elettriche: andrebbero creati standard internazionali. In ogni caso sta pensando alle certificazioni PAV e PES, già adottate dall’officina Agostino. Fra le lavorazioni effettuate da Ecupoint c’è il potenziamento del motore, perfettamente legale perché ne riporta la potenza ai valori dichiarati dal costruttore. In effetti, spiega Massimiliano, non tutti sanno che se il costruttore dichiara 100 cavalli l’auto, messa al banco, ne eroga sempre un po’ di meno. Si tratta di una forma di prudenza: il costruttore non sa come e quando saranno fatti i tagliandi, potrebbero essere usati ricambi qualitativamente non all’altezza, le condizioni climatiche potrebbero essere estreme e così via. Con piccole modifiche ai parametri della centralina la vettura recupera così il margine di tolleranza introdotto dai costruttori. Un’altra domanda ha riguardato la taratura degli ADAS, importante perché i veicoli autonomi useranno molti dei sensori già usati da queste piattaforme di assistenza alla guida. Ecupoint fa manutenzione anche a questi sistemi e In caso di bisogno si appoggia ad un’altra officina; sta comunque pensando di attrezzarsi con le dime e i pannelli universali che vengono usati da molti operatori aftermarket. Siclari vorrebbe però procurarsi dime e pannelli originali della Case, così come cerca di fare con gli strumenti di diagnosi. Purtroppo non è facile averle tutte, considerando quanti marchi esistono, però è convinto che gli strumenti originali siano migliori.

    Specializzarsi e riparare di tutto

    Un altro asso nella manica di Ecupoint sono le riparazioni sofisticate che riguardano ad esempio immobilizer, trasponder e strumentazioni che ‘sballano’ per sbalzi di tensione. L’idea di specializzarsi in tal senso è venuta dall’esperienza personale e di parenti e conoscenti: una chiave che cade per terra può rompere il trasponder e le case a volte impongono la sostituzione di chiave e cilindretto se non della centralina dell’immobilizer. L’officina riesce a duplicarlo o bypassarlo così come ripara i bloccasterzo elettrici, sempre più diffusi, mettendo un emulatore. Vengono anche ripristinati gli impianti audio, che a volte chiedono il codice se si stacca la batteria: per questo, come per altri lavori, non solo si evitano le visite in concessionaria ma a volte si aiutano le assistenze ufficiali. Ecupoint recupera inoltre le centraline degli airbag: anche quelle ‘monouso’ possono essere ripristinate conservando la sicurezza al 100 percento con un risparmio del 70 percento e più. In maniera non dissimile da altri attività, come ad esempio la vicina Car’s Service, il titolare di Ecupoint si lamenta perché non riesce a ‘fare rete’ con i colleghi vicini: ha rapporti più strutturati con officine che distano centinaia di km che con quelle della sua provincia. Questa strategia potrebbe permettere ai ricambisti di continuare a vivere ma sarebbe ottima anche per i riparatori: è per questo che Massimiliano invita i colleghi mettere Ecupoint alla prova, registrandosi e aprendo un ticket. Il vizio di fondo è il credere di saper fare tutto ma se ognuno fosse consapevole che un suo limite è un punto di forza del collega, si riuscirebbe a riparare tutto senza intoppi e rapidamente. È il caso di meditare su questo input: Massimiliano Siclari ha una consistente esperienza ed è il caso di ascoltarlo.

    Nicodemo Angì

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