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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Componentistica italiana, rallenta la crescita

    Rallenta la crescita della componentistica automotive.

    Nell’ultimo report, fatto da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e dal Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI) del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il comparto intravede i primo segnali di stop. “Come previsto, i dati 2018 del nostro Osservatorio iniziano a rilevare un rallentamento del settore, che probabilmente sarà confermato anche nel 2019: la componentistica italiana sta risentendo, infatti, inevitabilmente, del calo globale della domanda e della produzione, oltre che dell’export nazionale” dichiara il presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte.

     

    I numeri della componentistica automotive

    componenti autoL’indagine ha individuato 2.207 imprese appartenenti al settore della componentistica. Dove si collocano le imprese della componentistica? Il Piemonte resta la regione capofila per numero di imprese (oltre il 34%), seguita dalla Lombardia (27,1%) e dall’Emilia-Romagna (10,4%). Solo il 16 per cento delle imprese è plurilocalizzato in più di una regione italiana: si tratta soprattutto di aziende orientate ad un mercato globale (sistemisti e modulisti), attive ai più alti livelli della fornitura (specialisti puri), o imprese di progettazione e design (E&D), la cui attività è trasversale per tipo di committenza e livello di fornitura.

     

     

    Dinamiche del fatturato e previsioni

    componentisticaGuardando l’insieme delle imprese rispondenti all’indagine, dopo anni di crescita e di progressiva dinamica espansiva, nel 2018 si è palesata un’inversione di tendenza, anche se il saldo tra le imprese che hanno dichiarato un aumento e quelle che si sono espresse per una riduzione del fatturato, è rimasto positivo: +19 per cento a livello italiano (era il +42% nel 2017). Scontano il rallentamento soprattutto i fornitori di moduli e gli integratori di sistemi, con un saldo del -19 per cento. Solo le attività di Engineering & Design, dopo essere risultate per un triennio la categoria più debole della filiera, hanno registrato una ripresa significativa con un saldo tra dichiarazioni di aumento e di riduzione nettamente positivo (+52%).

    Propensione all’internazionalizzazione

    export componentisticaStazionario a livello italiano il numero di imprese che esportano (73%), ma l’incidenza del fatturato prodotto sui mercati esteri nel 2018, pari al 39,9 per cento dei ricavi totali, è aumentata tornando ai livelli del 2015, dopo il rallentamento che l’export ha subìto nello scorso biennio.

     

     

     

     

     

     

     

     

    Fonte: ANFIA

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