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sabato, 20 Aprile 2024
  • Il caro ricambi favorisce il mercato nero?

    autoricambiNon si arresta la crescita di prezzi dei ricambi originali: secondo l’ultima ricerca della DAT-Italia, azienda specializzata nell’elaborazione dati del settore automotive, nel 2017 il costo medio è salito di oltre il 3 per cento a seconda dei costruttori. L’analisi evidenzia aumenti rispetto al 2017 che vanno da circa il 3 per cento per il gruppo FIAT/FCA (Panda, 500X, Jeep Renegate, Giulietta) a punte del 14 per cento per i fari della Golf. Tra i virtuosi si trovano Renault (Clio), Ford (Fiesta), Toyota (Yaris) Peugeot (208) e Opel (Corsa) che finora non hanno ancora aumentato i prezzi rispetto al 2017 oppure hanno già dato negli anni precedenti. L’analisi ha preso in considerazione i pezzi di ricambio di carrozzeria più soggetti a riparazione/sostituzione in caso di incidenti per i veicoli più venduti nel 2017. Ma se si guarda gli ultimi 3 anni, la situazione è ben diversa. Quelli che finora non hanno ancora incrementato i prezzi dei ricambi rispetto al 2017 (Renault-Clio; Toyota – Yaris, Peugeot – 208) hanno aumentato, evidenziamo gli studiosi, i prezzi nei due anni precedenti (2016 e 2017) dal 3-5% fino al 25 per cento . Più lineari gli aumenti di Fiat/FCA di circa il 3% annuo. Insomma i prezzi di ricambi continuano a salire e riparare l’auto costa sempre di più. “Ciò vale – si legge nel report –  sia per le assicurazioni che pagano 4 miliardi di euro per danni alle cose dei circa 2 milioni di sinistri ogni anno, sia per gli utenti finali che vorrebbero poter permettersi una riparazione adeguata per la propria auto. In entrambe i casi è sempre quest’ultimo a pagarne le conseguenze. Non solo. Così si alimenta il mercato nero dei pezzi rubati, delle parti non originali e spesso non omologate importate dalla Cina”.

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