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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Cara auto in Italia sei sempre più anziana: ma l’aftermarket ti allunga la vita

    Se l'Italia ha il parco auto circolante più vecchio d'Europa. Come incide l'#aftermarket per renderlo più sicuro?”. E’ questa la domanda che abbiamo twittato pochi giorni fa sul social news, chiedendo cosa ne pensassero in merito alcune aziende del settore ricambi. A risponderci è stata Fiamm che ci twitta così: “Con prodotti affidabili e sicuri, conformi alle normative tecniche di riferimento EN e rispondenti al Regolamento EU 461/2010!”. L’interrogativo ha preso spunto da una recente analisi dell’Osservatorio della filiera autoveicolare italiana, pubblicata anche sulle colonne del nostro giornale, realizzata da Step Ricerche per conto della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Anfia e con la Camera di commercio di Modena. Lo screening mette in risalto come l’Italia detenga il primato per il parco auto circolante più vecchio d’Europa. Questo vuol dire, a detta degli analisti, avere vetture meno sicure e non al passo coi tempi in termini di tecnologia. Una valutazione, senza dubbio, lecita. Di contro, chi opera in aftermarket cerca sempre più di concepire, proporre e distribuire un ricambio in grado di rafforzare la manutenzione dell’auto datata. Il tutto nel nome della sicurezza e dell’innovazione. Ne è una riprova il tweet di Fiamm che conferma come l’aftermarket automotive, e chi ci opera all’interno, sia un settore particolarmente attento alle dinamiche di mercato e alle sue continue evoluzioni. S.B.

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