18.4 C
Napoli
martedì, 16 Aprile 2024
  • L’autoriparazione fa rima con occupazione

    73.853 imprese (con 197 mila addetti) che generano un fatturato di 13,4 miliardi di euro. E’ il motore che muove oggi la locomotiva della manutenzione e riparazione di autoveicoli in Italia. Gli ultimi dati presentati ieri, nel corso dell’evento di Aftermarket LAB in collaborazione con il Politecnico di Torino, Confartigianato Imprese e Sofinn Italia, fotografano una realtà produttiva alquanto dinamica e rilevante la cui occupazione nelle imprese artigiane del settore vale il 35,7 per cento in più degli addetti nella produzione di autoveicoli in grandi imprese.

     

    La dinamica del fatturato nella manutenzione e riparazione di autoveicoli

    Nel IV trimestre 2015 il fatturato della manutenzione e riparazione di autoveicoli registra per il terzo trimestre consecutivo una variazione tendenziale positiva pari al più 3,5 per cento: la più alta degli ultimi tre anni.

    Su base annua il fatturato sale del 2,2 per cento dopo quattro anni di flessione; nei cinque anni tra il 2010 e il 2015 il fatturato del comparto è sceso di 1.053 milioni di euro, con un calo cumulato del 7,3 per cento.

     

    La struttura del comparto dell’autoriparazione

    Esaminando nel dettaglio il comparto dell’autoriparazione, il report di Confartigianato  osserva che la quota maggiore di imprese rilevate nell’archivio statistico imprese attive è rappresentata dal settore delle riparazioni meccaniche di autoveicoli (50,1%), seguito da riparazione di carrozzerie di autoveicoli (27,2%) e riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (12,0%).

    Nel dettaglio settoriale gli addetti totali del settore si concentrano in particolare nella riparazione meccaniche di autoveicoli (50,3% del totale autoriparazione), seguita dalla riparazione di carrozzerie di autoveicoli (30,9%) e dalla riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (10,2%).

    Il comparto dell’autoriparazione presenta una elevata concentrazione in imprese di piccola dimensione; il 98,5 per cento degli occupati sono impiegati in imprese con meno di 50 addetti (l’83,6% sono occupati in imprese con meno di 10 addetti e il 14,9 per cento in imprese con 10-49 addetti). La regione con la maggiore incidenza di addetti nelle imprese artigiane è il Trentino- Alto Adige con il 92,4 per cento degli addetti dell’Autoriparazione occupati nelle imprese artigiane, seguito da Valle d’Aosta con il 90,7 per cento, Marche con l’88,9 per cento e Liguria con l’88,5 per cento.

     

    La dinamica delle imprese artigiane dell’autoriparazione per territorio

    In Italia le imprese artigiane registrate nel comparto della manutenzione e riparazione di autoveicoli sono 75.096 e rappresentano l’80,2 per cento del numero complessivo di imprese che operano nel settore.

    In Italia a fronte di una flessione tra il IV trimestre 2014 e IV trimestre 2015 del numero di imprese artigiane del comparto della manutenzione e riparazione di autoveicoli dell’1,3 per cento, si osserva che le prime cinque regioni sono il Molise che registra una dinamica positiva (+0,7%), il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta che mostrano entrambe una variazione tendenziale pari a zero, mentre rimangono in territorio negativo Veneto (-0,5%) e Toscana (-0,6%). All’opposto si registrano cali più accentuati in Basilicata (-2,7%), Abruzzo (-2,3%), Calabria (-2,2%), Marche e Liguria (entrambe con -2,0%). A livello provinciale le prime cinque province per variazione nell’ultimo anno (VI trimestre 2015 su VI trimestre 2014) sono Vercelli (+3,0%), Lodi (+2,6%), Pordenone (+1,9%), Gorizia (+1,6%) e Campobasso (+1,1%). All’opposto riscontriamo cali più intensi a Savona (-4,3%), Nuoro (-3,5%), Trapani (-3,4%), Teramo (-3,3%), Crotone (-3,3%), Grosseto (-3,1%), Taranto (-3,1%) e Siracusa (-3,1%).

     

     

     

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie