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sabato, 20 Aprile 2024
  • L’aftermarket indipendente conferma la crescita in Italia

    Cresce in maniera sana e costante il comparto dell’aftermarket indipendente in Italia. Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino, la  filiera nazionale dell’autoricambio non dipendente dalle case automobilistiche segna un altro passo in avanti nel primo quadrimestre dell’anno. L’analisi del campione di distributori IAM Italia (sell out) ha raggiunto il 45,24 per cento: vale a dire circa 815 milioni  di euro del fatturato realizzato dalla distribuzione IAM auto Italia (esclusi gli pneumatici, carrozzeria, veicoli industriali e la quasi totalità dei lubrificanti).

     

    Trend di mercato

    Tra gennaio ed aprile 2016, il fatturato del comparto segna un più 3,9 per cento. L’Osservatorio accademico, guidato dal professore Silvano Guelfi evidenzia come la crescita dell’aftermarket indipendente viaggi sul binario della qualità perché guidata dai volumi: invecchiamento parco circolante e costante erosione di quota di mercato all’OES. Da segnalare, inoltre, una significativa vitalità degli operatori della distribuzione a modificare gamma e marchi pur di essere sintonici con il mercato. Così da preservare e rafforzare il proprio fatturato.

     

    Pastiglie freno

    Nuovamente le pastiglie freno si confermano essere gli autoricambi com maggiore dinamicità di mercato: l’incremento del fatturato è del 6,4 per centorispetto ai primi 4 mesi del 2015,

    Kit frizione

    Medaglia d’argento: i kit frizione che conquistano una quota di mercato del 5,7 per cento (il fatturato registra un incremento del +5,7%)

    Gli altri componenti

    “La terza piazza – si legge dall’analisi – è occupata dall’unica categoria delle prime 12 in flessione: le batterie auto meno 7,6 per cento di fatturato guidato dal contributo dei volumi pari al meno 7,8 per cento: in termini di quota di mercato tale flessione costa -0,7 punti percentuali. La crescita di fatturato di ammortizzatori (+6,9%), kit distribuzione (+4,1%) e tiranteria (+2,7%) è guidata quasi esclusivamente dai volumi con prezzi in sistematica riduzione. E nella stessa direzione si sviluppa il fatturato dei lubrificanti, più 1,2 per cento (+9,0% generato dall’effetto volumi), dei filtri carburante, più 7,8 per cento (volumi +8,3%), dei filtri aria, più 2,8 per cento (volumi +5,8%), dei dischi freno più 9 per cento (volumi +8,7%), dei volani, più 13,7 per cento (volumi +10,0%) e dei motorini & alternatori, più 9,6 per cento (volumi +8,6%)”.

     

     

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