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giovedì, 18 Aprile 2024
  • L’anno del meccatronico 2020

    Ripercorriamo l'anno del meccatronico 2020Ripercorriamo l’anno del meccatronico 2020. 

    12 mesi in altalena: è questo il sunto dell’anno del meccatronico 2020. Il passaggio dal 2019 a quest’anno era sembrato tutto sommato di ordinaria amministrazione ma, dopo le prime avvisaglie, è arrivata la pandemia da Covid-19 a scombinare la nostra esistenza e praticamente tutti i settori produttivi. Il contagio prima e le conseguenti misure di contenimento poi hanno impattato sull’automotive e l’aftermarket in maniera tanto importante quanto a ‘macchia di leopardo’. Se i ricambisti hanno potuto contare sull’E-commerce e hanno riaperto, anche se parzialmente, abbastanza presto, i riparatori hanno avuto una chiusura più lunga e impegnativa. Nel periodo da marzo a maggio 2020 l’accesso ai database per le riparazioni, un indicatore dell’attività delle officine , è sceso dal 50 al 66% (vedi grafico relativo ai 5 mercati europei più grandi) rispetto agli stessi mesi del 2019. La successiva riapertura ha inoltre imposto un intenso lavoro di adeguamento per convivere con il coronavirus e lavorare in sicurezza.

     

    Ripercorriamo l'anno del meccatronico 2020Fusioni e sostenibilità nell’anno del meccatronico 2020

    Anche l’importante fusione FCA – PSA, che darà vita al megagruppo Stellantis, ha avuto qualche incertezza ma è ormai in dirittura d’arrivo. Gli effetti per i meccatronici si vedranno con il tempo ma è bene prepararsi perché se da un lato molte piattaforme, componenti e lavorazioni diventeranno comuni, dall’altro si dovranno gestire per anni i veicoli ante-fusione. La pandemia ha anche incentivato l’idea di officina mobile, nell’anno del meccatronico 2020, perché gli interventi a domicilio limitano contatti e spostamenti. Si è poi notato, in un mercato in pesante contrazione, un aumento delle vendite di automobili elettriche e ibride. Le cause sono varie, dagli incentivi statali ad una maggiore sensibilità ambientale di cittadini e gestori flotte. Quale che sia il motivo, questo incremento ha almeno 2 effetti: la rottamazione di un gran numero di veicoli fino a Euro 4 e l’immissione sulle strade di molte automobili ‘diverse’ dalle solite.

     

    L’anno del meccatronico 2020 all’insegna dell’elettrificazione

    Si tratta di nuove immatricolazioni, che probabilmente si rivolgeranno per la manutenzione alle reti ufficiali, ma un imprevisto può sempre capitare. È quindi possibile che, già a partire dai prossimi mesi, il meccatronico indipendente veda più elettriche e ibride e meno auto convenzionali. Questo ‘spostamento’ nella composizione del parco non riguarda solo il tipo di alimentazione ma anche il tasso di elettronicizzazione/elettrificazione dei veicoli. Questa chiusura dell’anno del meccatronico 2020 vede quindi aumentare la percentuale di veicoli con batterie ad alta tensione e ricchi di elettronica: l’aftermarket si deve quindi misurare con auto elettriche e ricche di servizi e connettività. Informarsi e formarsi sulle nuove tecnologie sarà quindi sempre più indispensabile per rimanere sul mercato.

     

    Ripercorriamo l'anno del meccatronico 2020L’impulso alle telecomunicazioni e al digitale nell’anno del meccatronico 2020

    Le automobili nuove hanno sempre più ADAS, alimentati da sensori sofisticati e coordinati da potenti processori. Questo sposta il baricentro della costruzione e quindi della riparazione dalla meccanica all’elettronica e richiede nuove competenze. L’elenco preparato da Drives e CLEPA (vedi figura) è eloquente in tal senso ma i dati del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca dicono che gli iscritti agli istituti tecnici-professionali sono in continua discesa. Fare solo l’apprendistato pratico non è più sufficiente per il mestiere del meccatronico e potrebbe essere un’idea, per un titolare d’officina, mettersi in contatto con gli studenti. Spiegare loro che il lavoro del riparatore è sempre più questione di PC e diagnosi e sempre meno di oliatori e chiavi inglesi potrebbe essere un incentivo per avvicinarsi a questa professione.

     

    Futurmotive e anno del meccatronico 2020

    Chiudiamo con 2 spunti che vengono dal recente Futurmotive, evento virtuale di grande successo organizzato da Autopromotec. L’intervento di Orlie Gruper sulle officine connesse non solo conferma l’importanza delle nuove competenze ma delinea un nuovo modo di lavorare, con officine multidisciplinari che potrebbero offrire servizi anche in orari inconsueti. Questi scenari, come tutto quel che riguarda il digitale e la connettività (il primo iPhone è del 2007), potrebbero concretizzarsi in tempi più veloci di quelli dell’automotive tradizionale. L’annosa questione dell’accesso ai dati delle automobili, poi, potrebbe vedere una soluzione l’anno prossimo, come visto dal focus che si è svolto al Futurmotive. L’anno del meccatronico 2020, così denso di incertezze e difficoltà, potrebbe quindi passare il testimone ad un 2021 con più opportunità, coglibili a condizione di prepararsi a dovere.

     

    Nicodemo Angì

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