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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Il Consiglio di Stato boccia ancora gli aumenti dei pedaggi

    Il Consiglio di Stato ha respinto la seconda volta la richiesta di Governo e ANAS di sospendere il provvedimento del TAR del Lazio che il 29 luglio aveva dichiarato illegittimi gli aumenti dei pedaggi introdotti in maggio con la manovra finanziaria e poi annullati dall’ANAS oltre un mese dopo.

    Il TAR infatti aveva dato ragione alla fine di luglio ai diversi enti locali capeggiati dalla provincia di Roma e alle associazioni dei consumatori che avevano fatto ricorso al tribunale amministrativo per opporsi agli aumenti. Contro la sospensiva del TAR la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva presentato un controricorso al Consiglio di Stato, che il 3 agosto scorso aveva disposto in via cautelare che i pedaggi rimanessero alle precedenti tariffe come imposto dal TAR, rinviando al 31 agosto la discussione nel merito del provvedimento fra l’Avvocatura dello Stato, per parte di Governo a Anas, e gli avvocati dei ricorrenti.

    La sentenza di oggi dà ragione agli enti locali, ma introduce un’importante novità. La sospensiva del Tar del Lazio non è valida su tutto il territorio nazionale, ma è da applicarsi "solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti", cioè le Province di Roma, Pescara e Rieti e 41 comuni dell’hinterland romano che avevano presentato ricorso. I caselli che dunque rimangono ai prezzi precedenti sono: sono Roma nord, Fiano Romano, Roma est, Lunghezza, Settecamini, Ponte di Nona, Roma sud, Roma ovest, Maccarese Fregene, Nocera, Cava de Tirreni, San Gregorio, Buonfornello, Mercato S. Severino, Avellino est, Firenze-Certosa, Valdichiana, Ferrara sud, Benevento, Falchera, Bruere, Settimo Torinese, San Benedetto del Tronto, Chieti-Pescara, Pescara ovest Chieti, Lisert sulla A4.

    01/09/2010
    Omniauto.it

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