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martedì, 16 Aprile 2024
  • Vi appaga il sesso a distanza? Ecco i nuovi slip vibranti

    Basta uno smartphone di ultima generazione, un’app e tanta fantasia. Durex, uno dei brand più famosi nel mondo nel mercato dei preservativi si è lanciato nel campo della sexy lingerie. Niente pizzo o inserti in pelle ma una sofisticatissima biancheria intima riempita di sensori che simulano carezze e palpatine nelle zone più sensibili. Questo nuovo prodigio della tecnica si chiama Fundawear e per farlo funzionare c’è bisogno solo di uno smartphone. E’ la prima volta che qualche azienda si imbarca nell’impresa di realizzare sex toys controllabili da remoto.

     

    Dobbiamo confessare che prima di scrivere questa notizia si è pensato più volte in che categoria del nostro giornale doverla inserirla. Apparentemente può sembrare un argomento attinente all’area tech ma non a caso abbiamo scelto di inserirla nella sezione mondo. E si perché sta cambiando il mondo e questa notizia ne è la dimostrazione. Ma non intendiamo il mondo dal punto di vista tecnologico. Ciò che più emerge da una notizia simile è che stanno cambiando le modalità dei rapporti sociali. Ecco è questo il punto. Il nostro intento è proprio quello di domandarsi come mai un’azienda, che da anni è leader nel mercato dei profilattici, abbia deciso di investire in un prodotto del genere. Ebbene, forse i grandi brand sono più aggiornati di noi in tema di tendenze sessuali più in voga. Ma senza fare i bigotti o gli allarmisti proponiamo un’accurata riflessione su alcuni aspetti sociali: la “trans dissociativa da videoterminale” e i rapporti umani. Le nuove tecnologie oggi hanno un impatto immediato e decisivo sui rapporti umani. L’uso della rete può, quindi, portare gradualmente alcuni individui ad una restrizione delle relazioni con gli altri, in quanto l’esperienza virtuale viene percepita e vissuta come più agevole rispetto alla realtà. Si può persino arrivare ad avere una vera e propria dipendenza che è caratterizzata da un insieme di sintomi molto precisi. Tale situazione, nel suo complesso, viene definita “trance dissociativa da videoterminale”. La sindrome provocherebbe, oltre ad una tendenza alla regressione, al ritiro e all’isolamento, veri e propri fenomeni dissociativi. La persona non riesce più a vivere la propria esistenza, se non collegata on line, in quanto la sua identità e i suoi contatti sono oramai solamente virtuali. Starete pensando….ma una mutanda che vibra non può mica portare a tutto questo? Non è altro che un gioco erotico per sentire il partner più vicino se è fuori per lavoro o può essere un’alternativa ai soliti preliminari canonici! Ve lo abbiamo già premesso, non saremo né allarmisti nè bigotti. Ma riflettete. Sarà poi così appagante un tocco umano simulato da un sensore comandato dal bluetooth? Basterà a tenere in vita un rapporto d’amore a distanza? Ricordateti che gli individui non sono stati programmati per vivere in realtà virtuali. Prendetene coscienza.

     

     

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