Avere la laurea tutto sommato non è poi così indispensabile. Questa è la nuova tendenza che è stata lanciata proprio nella località americana Silicon Valley californiana, dove se uno non ha almeno un master si sente come se avesse sprecato la vita. Ebbene, la scommessa di Peter Thiel uno dei creatori di PayPal, il sito per pagamenti online più famoso al mondo, è stata quella di creare una fondazione per finanziare le idee rivoluzionarie di giovani sotto i 20 anni. A patto che sospendano gli studi: “Perché un’idea buona non può aspettare”. Thiel è stato il primo ad aver investito su facebook, ma non solo. Con la Thiel Foundation, la sua fondazione, finanzia regolarmente dei gruppi di studenti che propongano delle originali e fruttuose iniziative imprenditoriali: sono proprio i suoi finanziamenti a convincerli a rinunciare a partecipare a corsi universitari, college e quant’altro. Questo personaggio eccentrico non ha mai avuto paura di esporsi e di far parlare di se. E’ famoso anche per aver storicamente assunto posizioni iconoclastiche quando si viene alle scelte politiche e sociali. Libertario, paladino dell’educazione indipendente e sostenitore di Ron Paul alle ultime presidenziali, Thiel ha una propensione alle scelte difficili. Non gli dà nemmeno fastidio essere additato come uno dei “Don della Mafia di PayPal”, un gruppo di ex allievi del sistema di pagamento di Ebay che comprende Reid Hoffman fondatore di Linkedin, Jeremy Stoppelman fondatore di Yelp e Max Levchin fondatore di Slide. Nel 2013 Thiel ha investito in un progetto che si chiama “20 Under 20″, per il quale ha scelto ben 22 giovani, tra i quali vi è chi ha smesso di frequentare l’università e chi si è appena diplomato. “Thiel Fellow” (così vengono chiamati singolarmente) verrà finanziato con ben 100 mila dollari da Thiel in persona nei prossimi due anni per finanziare i propri affari. Inoltre, l’imprenditore statunitense ha dichiarato che l’associazione è stata creata due anni fa, con lo scopo di aiutare a raggiungere alti livelli alle persone creative che non se lo possono permettere.
FONTE: repubblica.it
