Per chi pensava di aver visto e sentito di tutto, questo è proprio il momento di ricredersi. Che oramai si cerchi di vendere qualsiasi tipo di oggetto online è cosa risaputa (emblematico fu il caso di una ragazza che vendeva peti su Ebay), ma addirittura arrivare a contrattare i propri figli va contro ogni logica. E’ successo in Oklahoma, in America: Misty VanHorn, una ragazza di appena 22 anni, è stata accusata di aver cercato di vendere i figli al prezzo di circa 4000 dollari, e tutto per pagare la cauzione del fidanzato. Misty era già in contatto con una donna di Fort Smith, Arkansas, per la vendita di un figlio di due anni e di un altro di appena dieci mesi. l figlio più grande valeva solo mille dollari, entrambi 4000 dollari. Secondo la polizia, Misty avrebbe cercato più volte di vendere i figli sul famoso social network, riuscendo alla fine a trovare un’acquirente. La donna dell’Arkansas, sebbene in un primo momento fosse pronta ad acquistare i due bambini, alla fine si è ricreduta e ha contattato la Polizia e l’Oklahoma Department of Human Services. Il finale di questa storia? Misty è stata arrestata con l’accusa di traffico di bambini ed è attualmente detenuta nel carcere di Sequoyah County con una cauzione di 40.000 dollari. Benchè triste e assurdo, un caso analogo accadde un anno fa in Arabia Saudita. Stretto dalla morsa della crisi un imprenditore saudita Saud Bin Naser al-Shihri mise in vendita suo figlio di sei anni su facebook. Secondo quanto riportò il quotidiano saudita 'al-Sharq', l'uomo aveva scritto sul proprio profilo del social network questo annuncio: " ho deciso di vendere mio figlio per dare una vita dignitosa a sua madre e alle sue sorelle in cambio di questa vita di povertà e desolazione nella quale viviamo attualmente". Viste le devastanti dimensioni della crisi economica internazionale che sta mettendo a dura prova la resistenza di grandi e piccoli imprenditori e di comuni lavoratori, si spera vivamente che questi restino solo dei casi isolati.
FONTE: rai.it; curiosone.it
