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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Lavorare nella comunicazione, i giovani partono dallo stage

    Comunicazioneistituzionale, comunicazione di prodotto, relazioni pubbliche e organizzazione di eventi sono, nell’ordine, le aree professionali in cui i giovani laureati trovano più facilmente impiego. Il dato emerge dalla prima ricerca Ferpi su comunicazione, università, giovani e mercato. Realizzata in collaborazione con Unimonitor La Sapienza e Dipartimento di studi su Impresa, Governo, Filosofia della Facoltà di Economia e Desk Imprese dell’Università di Roma Tor Vergata, l’indagine è basata su un campione di 130 aziende, italiane e multinazionali, e il coinvolgimento di oltre 700 giovani comunicatori italiani. Obiettivo della survey è stato quello di mettere a confronto, nell’ambito del settore della comunicazione, esigenze, comportamenti, opinioni, scelte, problemi, dei giovani pronti a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro e delle imprese che li selezionano.

     

    Risultati

     

    Il 34 per cento degli intervistati ha i dichiarato che sceglie il comunicatore fra i laureati in Marketing/Economia, il 19 per cento fra i laureati in Comunicazione, il 27 per cento fra i “masterizzati” in Comunicazione e Marketing, solo il 5% per cento in tecnologia e new media. La destinazione di funzione più gettonata rimane l’area della comunicazione istituzionale, seguita dalla comunicazione di prodotto, dalle relazioni pubbliche, dall’organizzazione di eventi, etc.

     

    Il lavoro secondo i giovani

     

    Come è invece il mondo del lavoro in comunicazione visto dai giovani? Dai dati raccolti emerge prima di tutto che alla maggior parte dei neolaureati, in occasione della loro prima esperienze lavorativa, viene offerto un contratto di stage, prevalentemente retribuito o, in molti casi, direttamente un contratto a progetto, con obiettivi ben precisi da raggiungere. Le attività da loro svolte però talvolta si discostano dai settori che interessano e per i quali hanno studiato, l’inizio passa il più delle volte da un percorso commerciale. L’insoddisfazione tra i giovani pertanto non è più legata solo al tipo di contratto somministrato, quanto piuttosto alla mansione proposta o svolta. Per questo motivo tendono a cercare un nuovo lavoro in un settore diverso.  Quello che fa la differenza è possedere una preparazione ed una forte motivazione: i 130 manager intervistati hanno dichiarato infatti che i giovani maggiormente frizzanti e che ben coniugano la relazione tra mondo accademico e mondo del lavoro, sono quelli che più richiamano l’attenzione ed incuriosiscono.

     

     

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