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sabato, 20 Aprile 2024
  • Hugo Chávez è morto. Spunta l’ipotesi di complotto

    La notizia della morte del comandante Hugo Chavez, il 4 volte presidente del Venezuela ha letteralmente scosso il mondo. La fama del personaggio in questione, che ha governato per 14 anni in Venezuela, non era delle migliori. Un po' meno della metà dei venezuelani lo ha sempre odiato, un po' più della metà dei venezuelani lo ha trasformato in un vendicatore epico e mitologico. Con la morte del presidente, il Venezuela si avvia verso nuove elezioni entro 30 giorni, decretando 7 giorni di lutto nazionale.

     

    Nel frattempo, il vicepresidente Nicolas Maduro assumerà la presidenza ad interim, ma è proprio da quest’ultimo che viene lanciata una bomba durante una riunione del governo, trasmessa in diretta tv. “Non abbiamo nessun dubbio sul fatto che il presidente è stato attaccato con questa malattia da nemici che tentavano di eliminarlo” – “Non abbiamo d’altra parte dubbi sul fatto che arriverà il momento giusto nella storia in cui verrà creata una commissione scientifica che proverà che è stato attaccato con questa malattia”. Queste le parole di Maduro che ha denunciato l'esistenza di un piano per destabilizzare il Venezuela, dietro la cosiddetta “malattia sospetta” del leader Hugo Chavez che muore come “un martire e un difensore dei valori della rivoluzione”. "Dichiarazioni assurde, che respingiamo totalmente" è la risposta degli USA.

     

    La teoria di un possibile complotto organizzato dagli Stati Uniti, che avrebbe indotto nel paese un virus chimico e che avrebbe provocato i casi di cancro che hanno colpito alcuni capi di Stato latinoamericani, è stata lanciata un paio di anni fa proprio dallo stesso Hugo Chavez. Nel dicembre del 2011, lui parlò di un possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nello sviluppo di una tecnologia per indurre il cancro, precisando però di non voler accusare nessuno, ma solo di voler portare all’attenzione fatti molto strani e difficili da spiegare. In quest’ottica, con l'idea di un complotto imperialista, artefice anche della morte del leader palestinese Yasser Arafat, dopo la scomparsa di Chavez , il Venezuela ha deciso di espellere dal suo territorio due addetti militari dell'Ambasciata Usa a Caracas. Il governo cubano ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per la morte del presidente venezuelano definito “il figlio” politico di Fidel Castro e adottato all’Habana durante la lunga malattia. Si stanno susseguendo in queste ore i messaggi di numerosissimi leader mondiali che esprimono cordoglio e vicinanza al popolo venezuelano.

     

    Ricordando l'uomo che ha governato fino a ieri il Venezuela, è doveroso citare anche un personaggio da cui il leader venezuelano era da sempre affascinato. L'uomo simbolo delle epopee letterarie dell'America Latina, l'eroe della liberazione latinoamericana, Simón Bolívar, da cui Chavez trasse impulso e leggenda, collocando addirittura nel palazzo di Miraflores una poltrona vuota, quella del "Libertador", che regnava accanto alla sua. La notizia della morte di Chavez ha avuto grandi ripercussioni interne, che potrebbero traghettare il Venezuela sull’orlo di una grave crisi politica.

     

    FONTE: lastampa.it
     

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