Nascere con gli occhi a mandorla e i capelli neri corvino per lei era oramai diventato un serio problema. Vanilla Chamu, una famosa modella giapponese, le ha provate tutte pur di abbandonare i tipici tratti nipponici che tanto la caratterizzavano per diventare una francesina ad hoc. Dall’età di 19 anni ha cominciato a sottoporsi a svariati interventi chirurgici pur di ambire a quell’idea di bellezza che si era prefissata. Risultato? Trenta interventi invasivi: si è rifatta gli occhi, il naso, le labbra e diverse altre parti del volto. Ovviamente, si è rifatta anche il seno. Guardando le immagini e i video che la ritraggono in vesti succinte possiamo più paragonarla ad una bambola di plastica che ad una bomba sexy. Non c’è più alcun legame con la sua fisionomia originale. Vanilla è una persona nuova. I suoi occhi a mandorla sono diventati tondi ed i capelli un tempo corvini hanno lasciato gradualmente spazio ad una folta chioma bionda. Costo delle operazioni: 110mila euro. Ma la follia della ragazza non conosce certo limiti. Non soddisfatta, per raggiungere il suo canone di perfezione vorrebbe infatti diventare più alta. A breve, infatti, si sottoporrà ad un doloroso intervento per modificare la sua altezza. I chirurghi dovranno romperle i femori per poi permette loro di ricrescere più lunghi.
Adesso una domanda ce la stiamo ponendo noi. Che possano esistere delle perversioni mentali o distorsioni della realtà tanto da diventare delle vere e proprie patologie lo possiamo anche ipotizzare, e seppur non condivisibile cerchiamo di comprenderne il senso catalogando un simile atteggiamento come un chiaro segnale di squilibrio mentale. Ma secondo voi è più colpevole un individuo del genere che non si accetta e cerca di modificarsi tentando ogni strada possibile pur di raggiungere questo suo assurdo obiettivo oppure è più condannabile chi, dal canto suo, rende possibile questa tale trasformazione fisica, mandando in vacanza ogni regola di deontologia medica pur di assecondare il volere del Dio denaro? E’ tempo di riflettere.
FONTE: curiosone.it
