Con un balzo mensile del 30,2% delle immatricolazioni sul (pessimo) 2009, il 2010 è iniziato anche meglio di come si era concluso l’anno scorso. Ma è coperta di sinistri presagi l’ottima performance del mercato auto in Italia registrata a gennaio: a pompare i dati (206.341) ci sono ancora gli incentivi, scaduti dal primo gennaio per i nuovi ordini ma efficaci sulle immatricolazioni fino a fine marzo.
Non a caso, la quota di penetrazione delle vetture con alimentazione alternativa (quelle sostenute dagli eco-bonus) continua a mantenersi su livelli decisamente alti, attestandosi al 29,5% nel mese contro il 9,9% di gennaio 2009. L’84,4% delle vetture ad alimentazione alternativa vendute a gennaio 2010 appartiene ai segmenti A-B-C e, considerando l’immatricolato totale di questi tre segmenti, la quota delle alimentazioni alternative a gennaio ha rappresentato addirittura il 49,6%, contro il 12,1% dello stesso mese dello scorso anno.
Ma la festa è destinata a finire in fretta. A gennaio gli incentivi non c’erano più, e l’Anfia ha registrato appena 125mila contratti firmati, un dato che equivale a -10% rispetto a gennaio 2009 (un mese molto difficile) e al dimezzamento rispetto alla media dell’ultimo trimestre: «Quando il portafoglio degli ordini verrà smaltito, ci si può attendere un crollo del mercato», prevede Eugenio Razelli, presidente della stessa Anfia.
Una preoccupazione condivisa dalle case estere rappresentate dall’Unrae: «A preoccupare l’intero settore dell’automotive italiano è la bassissima quota di ordini raccolti, che indicano le prevedibili attese del cliente di fronte ad una decisione sul futuro del sostegno al rinnovo del parco circolante che tarda ad arrivare, in un senso o nell’altro» dice il direttore generale, Gianni Filipponi. «Dopo tante dichiarazioni premature e contraddittorie – chiosa Gian Primo Quagliano, direttore del Centro studi Promotor – è necessario che il Governo sciolga le sue riserve e adotti finalmente il provvedimento che si è impegnato a emanare, rinnovando gli incentivi con bonus di entità analoga a quelli del 2009 ed estendendo la platea delle auto rottamabili con incentivi a tutte le vetture immatricolate fino al 2000 compreso».
Per quanto riguarda le singole case, dove i dati sono tradizionalmente soggetti alle disponibilità dei concessionari, Fiat Group Automobiles ha immatricolato a gennaio «in uno scenario solo apparentemente positivo» 66mila vetture con un aumento del 30,4 per cento rispetto alle quasi 51mila di un anno fa.
Stabile la quota al 32%, ma se si guarda agli ordini raccolti emerge una performance inferiore del 50% rispetto agli ultimi mesi dell’anno scorso e perfino più bassi del gennaio 2009.
Tra le straniere, benissimo Hyundai (+158,3%) e Renault (+156,1%), bene Toyota (+80,5%) e Ford (+39,3%), segno meno invece per Mercedes (-17,1%), Chevrolet (-10,7%) e Bmw (-10,1 per cento). Punto, con 20.496 immatricolazioni, si conferma l’auto preferita degli italiani, davanti a Panda (14.992) e Fiesta (13.770).