Denunciato il titolare dell’azienda di import-export che intendeva venderli a prezzi concorrenziali. L’operazione delle fiamme gialle, in collaborazione con l’agenzia delle dogane, è partita da un container sospetto che era stato depositato all’interporto di Orbassano. Al suo interno i militari avevano infatti ritrovato 3.500 accessori per auto contraffatti. La loro fabbricazione italiana, come si leggeva sulle etichette, non era infatti compatibile con la documentazione doganale che ne attestava invece la provenienza della Cina. Sono subito scattate le indagini, che hanno consentito di accertare la truffa: nei magazzini dell’azienda che intendeva commercializzarli, c’erano infatti altri 83 mila accessori cinesi etichettati “made in Italy”.
Articolo pubblicato sull’Unione Sarda in data 08/10/08