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sabato, 02 Dicembre 2023
  • Tariffe Rc auto: previsti nuovi rincari

    Le polizze Rc auto diventeranno più care: questa la previsione di un’associazione dei consumatori, l’Adusbef, che arriva a parlare di “saccheggio continuo” da parte delle Compagnie, le quali applicherebbero gli aumenti “con la finalità di ripianare i bilanci in rosso”.



    COLPITI I MENO VIRTUOSI

    Probabilmente, sono state le dichiarazioni di Raffaele Agrusti, direttore generale e finanziario di Generali (un colosso del mondo assicurativo), a far scattare l’allarme di Adusbef: “Pensiamo – ha spiegato il manager – che il contesto mercato ci consentirà di realizzare gli aumenti di tariffe programmate. Ci sarà un aumento medio del 4% delle tariffe auto in Italia”. L’aumento non riguarderà tutti: a essere penalizzati risulteranno i guidatori meno virtuosi, ossia quelli che causano più incidenti, e che maggiormente pesano sul bilancio delle Compagnie.



    L’ANIA NON SI SBILANCIA

    Non fa previsioni precise Fabio Cerchiai, numero uno di ANIA (rappresenta le Assicurazioni), che ha dichiarato ad “Affari&Finanza”, a proposito dei prezzi Rca (ossia di quanto sborsa effettivamente l’assicurato): “È da quasi cinque anni che si registra una riduzione dei prezzi per effetto della concorrenza: -8,1% in termini nominali; -18% al netto dell’inflazione. Però dal 2008 i margini per le Compagnie per farsi concorrenza non ci sono più: i conti della Rc auto sono a malapena in equilibrio. E temo che nel 2009 non lo saranno più. Non scommetterei che anche quest’anno i prezzi possano scendere”.



    ESCALATION DA PAURA

    In ogni caso, i rialzi tariffari avvenuti dal 1994 in poi sono sotto gli occhi di tutti. La liberalizzazione, in vigore da quell’anno (le Assicurazioni possono fissare il prezzo, non più imposto dallo Stato), ha portato ad aumenti notevoli: l’Adusbef calcola che la Rca media sia di 948 euro l’anno, con una crescita del 162,8% dal 1994 (ben al di sopra del tasso d’inflazione) quando occorrevano 700.000 lire (361 euro). Invece, secondo l’Adusbef, in altri Paesi europei, come Francia, Spagna, Germania, gli aumenti registrati non hanno mai superato la soglia del 70%.



    A nulla sarebbero valsi né la patente a punti (c’è dal 2003), che ha ridotto l’incidentalità e i costi a carico delle Assicurazioni, né l’introduzione dell’indennizzo diretto (da febbraio 2007), che consente alle Compagnie di risarcire direttamente i propri clienti. Ancora più eclatante il rialzo delle polizze per le due ruote sotto i 150 cc di cilindrata: nel 1994, la Rc media era di 235.000 lire (121 euro), mentre nel 2008 sono costate in media 490 euro, con un aumento del 316 per cento.

    Articolo di Ezio Notte pubblicato su Omnia Auto in data 20/05/09

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