Continua il calo delle vendite di auto nell’Europa Occidentale. A settembre hanno registrano una flessione del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2009. "Più secca la flessione del gruppo Fiat che a settembre vede una riduzione delle vendite del 21,7%", ha detto oggi all’agenzia Reuters Pierluigi Bellini, direttore di Global Insight.
La quota di mercato del gruppo italiano è scesa lo scorso mese al 7%, un punto in meno dell’8% di settembre 2009. Nel complesso dei nove mesi dell’anno il mercato ha registrato un calo del 3,4% mentre le vendite del gruppo Fiat sono arretrate del 13,8% con una quota di mercato ridotta al 7,9% da 8,9% dello scorso anno. I dati ufficiali delle immatricolazioni in Europa saranno diffusi domani da Acea.
Mentre sono previste altre tre settimane di cassa integrazione, dal 15 novembre al 6 dicembre, per le tute blu di Mirafiori: lo stop interesserà i 5400 addetti delle Carrozzerie, ad eccezione delle giornate del 22 e 23 novembre, quando rientreranno al lavoro gli addetti alle linee di Idea, Musa, Punto e Mito, oggi il titolo Fiat a piazza affari registra una correzione fisiologica (-1,43% a 11,68 euro) dopo che nell’ultima settimana ha corso molto.
Gli investitori fanno il conto alla rovescia per i conti del terzo trimestre in agenda il prossimo 21 ottobre. Per Banca Akros (buy e target a 11,64 euro) arriveranno "buone notizie per tre dei quattro pilastri dell’azienda: Cnh, Iveco e Chrysler, mentre Fiat Auto dovrebbe limitare il rischio di downside grazie alla performance in America Latina".
Nomura, nel guardare ai conti del terzo trimestre delle società del comparto auto europeo, dice di attendersi un altro trimestre con utili forti. E Fiat (rating reduce e target a 11 euro confermati), Daimler, Valeo e MAN con ogni probabilità alzeranno la guidance 2010, mentre c’è solo una piccola chance per Bmw.
Nel caso specifico di Fiat, la banca si aspetta per l’intero anno un utile operativo di 1,7 miliardi di euro, mentre la guidance precedente era 1/1,1 miliardi di euro. Per il solo terzo trimestre i ricavi sono visti crescere del 5%, raggiungendo 12,7 miliardi di euro grazie a Iveco (+30%) e Cnh (+20%) e nonostante un calo dell’Auto (-7%).
Il trading profit dovrebbero ammontare a 478 milioni, vale a dire, un margine del 3,8%. L’utile netto dovrebbe attestarsi a 51 milioni o 0,04 euro per azione (20,86 milioni nel terzo trimestre 2009). Se Fiat manterrà il suo tasso di investimento basso, il debito netto potrebbe rimanere stabile a 3,9 miliardi di euro.
Peugeot e Renault sono le uniche società che rilasceranno i ricavi e non dovrebbero cambiare i loro target di fine anno. "Secondo noi nessuna società si azzarderà a parlare del 2011 visto che l’order intake non offre per ora abbastanza visibilità", si legge nella nota di Nomura che, in vista dei conto trimestrali, ha confermato il rating buy su Peugeot, Renault e Volkswagen tra i produttori di auto, su Michelin e Valeo tra i fornitori, e su MAN nel settore dei camion.
"Continuiamo a evitare Daimler (rating reduce ma target price rivisto da 48 a 49 euro, ndr) che è ancora la casa automobilistica più cara del settore con un ciclo di prodotto più debole rispetto ai concorrenti", prosegue Nomura. "Noi apprezziamo il momentum che sta vivendo Bmw (rating neutral e target rivisto da 52 a 56 euro, ndr), ma vediamo poco potenziale di rialzo".
Al contrario, Nomura ritiene che la trasformazione di Volkswagen (buy con un target alzato da 105 a 112 euro) sia solo agli inizi e vede un sacco di potenziale di rialzo. Su Valeo (buy, target alzato da 36 a 40 euro), "crediamo che il prezzo delle azioni non abbia ancora scontato la dinamica corrente dell’utile", conclude la nota della banca.
14/10/2010
MilanoFinanza.it