Il gruppo Fiat, con i marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, ha infatti registrato a settembre immatricolazioni per 57.436 veicoli in crescita del 2,1% rispetto a un anno prima. Tuttavia la quota di mercato è scesa leggermente al 31,08% dal 31,82% di agosto, ma è risultata in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto a settembre 2006.
Il solo marchio Fiat ha immatricolato 45.000 vetture con una crescita del 4,5% rispetto a un anno fa. Nei primi tre posti delle vetture più vendute ci sono Punto, Panda e 500 che ha raggiunto quota 75.000 ordini in tutta Europa. Anche Doblò si è confermata leader del suo segmento con il 51,3% di quota di mercato.
E così, ancora una volta Fiat Group Automobiles è cresciuta più del mercato italiano dell’auto che in generale ha mostrato un rialzo dello 0,20% rispetto a un anno prima a 184.774 veicoli. I dati fanno ben sperare anche per il futuro: sulla base dell’andamento del mercato degli ultimi mesi e la conferma di settembre, infatti, l’Unrae stima un mercato dell’auto 2007 da 2,48 milioni.
In Francia le cose sono andate anche meglio: a fronte di un mercato che ha visto le vendite di nuove auto salire del 3,2% annuale a settembre a 148.214 unità e dello 0,3% nei nove mesi a 1.523.411, il gruppo torinese ha segnato rispettivamente un aumento del 6,3% a 4.336 con una quota salita dal 3% al 3,1% e dell’1,8% a 52.848 (la quota è passata dal 3,4% al 3,5%). Per la sola marca Fiat, +12,4% le vendite a 3.144 e +3,1% a 38.469.
Il mercato oggi ha voluto anticipare i buoni dati sulle immatricolazioni auto, premiando il titolo Fiat in Borsa con un +0,23% a quota 21,70 euro e ben il 4% del capitale passato di mano anche sulla notizia che la Commissione Ue ha dato via libera all’acquisizione di Teksid Aluminun da parte della casa torinese.
Fiat, attraverso Fiat Powertrain Technologies, aveva riacquistato il fornitore di componenti in alluminio a inizio agosto. Il Lingotto aveva infatti ceduto Teksid alla società di investimento Questor nel 2002. L’azione Fiat ha così metabolizzato nel solo pomeriggio di venerdì il collocamento di 4,5 milioni di titoli sotto la regia di Morgan Stanley al prezzo unitario di 21,1 euro.
Articolo pubblicato su Milano Finanza in data 01/10/07