Fra i persecutori indomabili dell’inquinamento atmosferico si aggiunge, e non da poco, anche Bosch, con l’avvio della produzione in serie di diversi sistemi di gestione del motore e di componenti per l’iniezione di carburanti alternativi. Cosa significa?
Che carburanti come metano, etanolo e biodiesel sintetico ottenuto da vegetali, sono alternative sempre più importanti ai prodotti petroliferi tradizionali come benzina e gasolio. Ma occorre anche che i motori siano adeguatamente preparati ad essere alimentati con un carburante diverso dal solito.
Le auto alimentate a metano sono ad esempio sempre più diffuse. Tuttavia in alcune parti d’Europa la rete di stazioni di rifornimento del metano non è sufficientemente estesa e gran parte dei veicoli è quindi dotata di sistemi bifuel. Il sistema flessibile di gestione del motore NG-Motronic di Bosch consente di utilizzare l’auto alternativamente a benzina o a metano con la massima semplicità e affidabilità.
Il sistema di gestione del carburante può commutare automaticamente tra le due alimentazioni quando necessario, per esempio se il serbatoio della benzina o il serbatoio CNG (metano compresso) della vettura sono vuoti. I motori alimentati a CNG producono circa il 25% di anidride carbonica CO2 in meno rispetto ai motori a benzina. Bosch prevede di fornire circa 100.000 sistemi di questo tipo a livello mondiale nel 2008.
Le emissioni di CO2 possono tuttavia essere abbattute ulteriormente utilizzando i biocarburanti. Questi ultimi costituiscono, infatti, un ulteriore tipologia di combustibile per motori a combustione che consente di preservare le risorse mondiali di combustibili fossili.
Con la prima generazione di biofuel che utilizza unicamente semi vegetali oleaginosi, sono state ottenute riduzioni fino al 70% nelle emissioni di CO2. La seconda generazione di biocarburanti promette risparmi nelle emissioni di CO2 fino al 90%. È questo il caso del biogas, che potrebbe sostituire il metano.
La produzione della seconda generazione di biocarburanti prevede la lavorazione dell’intera pianta per produrre etanolo, biodiesel sintetico o biogas. In Europa, il biodiesel sta già affiancando il diesel convenzionale e Bosch sta già progettando i propri sistemi d’iniezione tenendo conto dei biocarburanti del futuro. In tal modo è possibile sviluppare una propulsione che utilizzi sia le energie rinnovabili sia le infrastrutture e la tecnologia già esistente.
In Brasile molti automobilisti utilizzano già benzina con un tenore di etanolo del 24% (E24) ed etanolo puro (E100). Per soddisfare questo mercato, l’azienda tedesca ha sviluppato il proprio sistema di gestione del motore flex-fuel che adatta automaticamente l’accensione e le caratteristiche d’iniezione alla composizione del carburante utilizzato al momento.
Poiché le basse temperature possono alterare le proprietà chimiche dell’etanolo in modo tale da pregiudicare le partenze a freddo, Bosch ha progettato anche il sistema flex-start, che riscalda il carburante in un condotto apposito, assicurando in tal modo un funzionamento perfetto della tecnologia flex-fuel in qualsiasi condizione climatica.
Articolo pubblicato sulla Repubblica in data 19/09/07