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mercoledì, 04 Ottobre 2023
  • Taranto, falsi anche i pezzi di ricambio delle auto

    L’ultima frontiera della contraffazione sono i pezzi di ricambio per le auto. Fari posteriori, griglie, radiatori, calandre, paraurti sono stati ritrovati accatastati in un container proveniente dalla Cina e destinato all’Albania. A Taranto il container era stato “parcheggiato” in attesa di essere imbarcato su una nave più piccola. Ma prima di dare vita a quella che viene definita un’operazione di routine, è finito sotto la grande lente elettronica dello scanner. Solo così gli agenti della guardia di finanza e della dogana hanno scoperto che, dietro un carico di copertura di bagagli, lampade e borse da donna, in realtà si celavano ricambi per auto con marchi contraffatti e giocattoli per bambini che recavano la riproduzione di noti marchi. 

    Tutta la merce è stata sequestrata. I pezzi di ricambio per auto, recanti il marchio della Golf Volkswagen, sono complessivamente 374. Il valore della merce sequestrata ammonta a circa 30 mila euro.


    Finanzieri e doganieri hanno contattato gli esperti della casa automobilistica per accertare che si trattasse di falsi. Dopo un’attenta perizia, i tecnici hanno dichiarato che si tratta di «materiali, imballaggi, marchi e loghi non originali» e che «la fedele riproduzione dei marchi è tale da indurre in inganno l’acquirente finale».



    Le forze dell’ordine, per evitare problemi legati alla scarsa qualità dei materiali, consigliano sempre di avvalersi dell’opera di officine autorizzate, in maniera da non alimentare il commercio dei falsi anche nel settore dei pezzi di ricambio.



    Nella rete della contraffazione, qualche settimana fa, era finito anche il colosso della tecnologia: Microsoft. Finanzieri e doganieri avevano scoperto un carico di prodotti informatici con il marchio rigorosamente taroccato.



    Oltre 12mila componenti ed accessori per computer, con marchi e confezioni falsificate di note case produttrici, erano stati sequestrati all’interno di un container al porto di Taranto in un’operazione congiunta dell’Agenzia delle dogane e della guardia di finanza. La merce composta da mouse per pc, tastiere, webcam, era marchiata «Microsoft», «Windows Vista» e «Microsoft Corporation – USA», era a bordo di una motonave a bandiera panamense. Tutto il carico, del valore di circa 500mila euro, anche in questo caso era destinato al porto di Durazzo in Albania.


    Articolo di Maristella Massari pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno in data 21/03/09

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