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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Ricerca &Sviluppo: gli incentivi del Governo

    Firmato dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il decreto di attuazione del cosiddetto “Patent Box” che permette una tassazione agevolata sui i redditi derivanti dalle opere di ingegno (marchi e brevetti). Il provvedimento, che  rientra nella strategia messa a punto dal Tavolo “Finanza per la Crescita”, a cui partecipano le strutture dei due Ministeri, prevede una deduzione dal reddito pari al 30 per cento nel 2015, al 40 per cento nel 2016 e al 50 per cento nel 2017. Ed è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che rende operativo il credito d’imposta sulle spese in ricerca e sviluppo. L’agevolazione è fruibile da tutte le imprese senza limiti di fatturato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato.
     

    L’incentivo

    L’agevolazione fiscale, utilizzabile a compensazione, è pari al 25 per cento delle spese incrementali sostenute annualmente nel periodo 2015-2019 rispetto alla media realizzata nei tre anni precedenti. L’aliquota è elevata al 50 per cento per le spese relative all’impiego di personale qualificato e per quelle relative a  contratti di ricerca con università o altri enti equiparati e con start-up innovative. L’investimento minimo per accedere allo sgravio fiscale è pari a 30 mila euro mentre il beneficio massimo annuale è ammesso fino a 5 milioni di euro per ciascun soggetto.
     

     Rubrica a cura di www.piueconomia.it

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