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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Pmi, tutti i finanziamenti della Legge di Stabilità 2015

    Sono numerosi i finanziamenti alle imprese, Pmi in primis, previsti dalla Legge di Stabilità 2015. Si va dal Fondo di Garanzia per le Pmi esteso alle imprese fino a 500 dipendenti, agli incentivi aggregazioni di impresa a tutte le reti finalizzate ad attività innovative, ai finanziamenti per particolari settori economici, agli incentivi per l’agricoltura.  A queste misure si aggiungono gli sconti Irap sul costo del lavoro, le detrazioni per le imprese senza dipendenti, il bonus assunzioni e le misure per le Pmi che devono anticipare il Tfr.

     

     Fondo di Garanzia Pmi

    Quella relativa al Fondo di Garanzia per le Pmi è una misura controversa, criticata ad esempio da alcune associazioni di Pmi (Rete Imprese Italia): il Fondo istituito dal Salva Italia di fine 2011 (Dl 201/2011) verrà esteso anche alle medie aziende con un numero di dipendenti non superiore a 499.  Si tratta della garanzia fino all’80 per cento di qualsiasi operazione finanziaria finalizzata all’attività di impresa, fino a un massimo di 2,5 milioni per singola azienda. Ricordiamo che la garanzia è estesa anche ai professionisti. Prima dell’intervento di estensione previsto dalla Legge di Stabilità 2015, il Fondo di Garanzia era accessibile solo alle Pmi fino a 250 dipendenti con fatturato fino a 50 milioni o un totale di bilancio fino a 43 milioni. Ora cambia il requisito dimensionale, ma rimarrà inalterato il tetto di bilancio.
     

     Incentivi aggregazioni di impresa

    Ampliati gli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità dello scorso anno (legge 147/2013, articolo 1, comma 56) per le reti di impresa. In pratica, la dotazione del Fondo per il 2015 viene portata a 10 milioni, dai 5 milioni dello scorso anno, e i soldi sono destinati oltre che alle Ati (associazioni temporanee di imprese) e RTI (raggruppamenti temporanei di imprese), a tutte le reti che hanno nel programma comune lo sviluppo di  attività innovative. I progetti devono avere durata di almeno due anni, e sviluppare almeno uno dei seguenti contenuti: creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di conoscenze a scuole,  cittadinanza, artigiani e microimprese; creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale; creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese; messa a disposizione di tecnologie digitali; creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitale.
     

     Altre misure

    108 milioni di euro nel triennio 2015-2017 per gli investimenti nel settore lattiero caseario, attraverso un apposito Fondo Latte di Qualità. Lo stanziamento 2015 è pari a 8 milioni. Tipologie di investimenti e criteri di ammissione saranno stabiliti da apposito decreto attuativo; possibilità per l’Ismea di finanziari gli agricoltori in cambio della cessione di crediti Pac (Politica agricola comune) e di fornire garanzia per i mini bond delle imprese agricole; finanziamenti per imprenditoria giovanile nel settore agricolo, 30 milioni nel triennio 2015-2017 (10 ogni anno).

                                                                                                                 

    Rubrica a cura di www.piueconomia.it

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