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martedì, 23 Aprile 2024
  • Incentivi regionali per auto a basse emissioni, scegli il tuo

    Per comprare auto a basse emissioni abbiamo a disposizione diversi incentivi regionali.

    Alcuni dei quali dedicati anche alle PMI. L’Ecobonus statale è ancora in vigore e sta funzionando: se l’8 luglio la somma disponibile era di 39,9 milioni, l’1 novembre i fondi erano scesi a 25,1 milioni. Le pratiche vanno quindi avanti e anche i fondi destinati alla rottamazione dei veicoli a 2 e 3 ruote, senza limiti di potenza e fino alla norma Euro 3, stanno diminuendo. Ricordiamo che l’ecobonus per le automobili sarà in vigore per il 2020 e 2021 con una dotazione di 70 milioni l’anno mentre i 10 milioni previsti per i motoveicoli non saranno rifinanziati ma rimangono ancora più di 9 milioni. I contributi statali non sono però gli unici a disposizione: molti Enti locali si stanno muovendo e questa è un’ottima notizia.

    Gli incentivi? Io li cumulo!

    Comprare auto a basse emissioni oggi è più facile, grazie agli incentivi regionali che si sommano a quelli stataliComprare auto a basse emissioni oggi è più facile, grazie agli incentivi regionali che si sommano a quelli stataliNel sito dedicato all’Ecobonus è infatti dichiarato esplicitamente che “non sono indicate restrizioni in merito alla cumulabilità di Ecobonus con altri incentivi regionali e provinciali” e questo vale anche per i veicoli di categoria L. Partiamo dal Nord vediamo la Provincia di Trento che ha predisposto incentivi di molti tipi. Ci sono agevolazioni per persone fisiche ed enti privati (con o senza personalità giuridica) e per rivenditori di autoveicoli. Si possono ottenere 4.000 euro per acquisto/vendita di veicoli elettrici a batteria, anche con Range Extender, delle classi M1, N1 e N2 e 2.000 euro per ibride Plug-In a benzina con almeno 5 kWh di batterie.

    Agevolazioni di tutti i tipi

    I residenti nella Provincia di Bolzano, privati, enti pubblici e organismi di diritto pubblico, associazioni e organizzazioni che non svolgono attività imprenditoriale, avranno diversi incentivi. Le agevolazioni riguardano l’acquisto, anche in leasing, di veicoli elettrici a batteria, Fuel Cell e PHEV nuovi per il trasporto di persone e di merci. I contributi, 4.000 e 2.000 euro, sono erogati con lo schema della Provincia di Trento ma c’è in più un incentivo di 1.000 euro per le wallbox di ricarica casalinghe.  I residenti della regione autonoma Friuli Venezia-Giulia godranno di incentivi alla rottamazione di veicoli a benzina o gasolio da Euro 0 a Euro 4 di categoria M1 più flessibili di quelli visti finora. Le agevolazioni, riservate alle persone fisiche residenti in Regione alla data di presentazione della domanda, sono infatti erogabili per le auto elettriche, ibride Euro 6 e anche per le Bi-fuel benzina/metano Euro 6.

    Guardiamo a Est e a Ovest

    Ulteriore flessibilità deriva dal fatto che le automobili possono essere sia nuove sia usate o a km zero purché immatricolate da meno di 2 anni. I beneficiari sono i cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia al momento della domanda. Se la vettura è nuova o a km zero il contributo è di 3.000 euro per le bifuel, 4.000 per le ibride e 5.000 per le elettriche; l’acquisto di una vettura usata dimezza i rispettivi bonus. Spostandoci verso Ovest arriviamo in Piemonte, regione che incentiva il rinnovo dei veicoli aziendali. Si ha tempo fino al 30 novembre per partecipare al bando di contributi a fondo perduto per veicoli trasporto persone (M1 e M2) e merci (N1, N2 e N3). I veicoli vanno usati in conto proprio e si possono acquistare a trazione elettrica, ibridi a benzina (Full o Plug-in), a Metano e GPL (esclusivi o Bi-fuel).

    Aiuti anche per le conversioni

    auto greenPer accedere è richiesta la rottamazione di veicoli delle stesse classi con omologazione fino a Euro 1 incluso per i veicoli a benzina e Bi-fuel e fino a Euro 4/IV per i diesel. Se si acquista un veicolo elettrico i contributi vanno da 6.000 a 10.000 euro mentre per gli ibridi e quelli a gas il finanziamento va da 4.000 a 8.000 euro. Si può ottenere il contributo anche per la conversione dei veicoli da convenzionali a Bi-fuel (1.000 euro). Se l’intervento è più radicale si ottengono 3.000 euro: stiamo parlando di conversione a gas esclusivo o alla trazione elettrica, cosa molto interessante visto che in Italia c’è già il quadro normativo. Ricordiamo che la versione (speriamo) definitiva del Decreto Ambiente prevede, in parallelo ad una diminuzione delle agevolazioni per il gasolio usato in veicoli professionali fino ad Euro 4, un fondo per la sostituzione con mezzi meno inquinanti. Ricordiamo che ulteriori informazioni sono reperibili nei siti delle Regioni e delle Provincie.

    Nicodemo Angì

     

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