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giovedì, 25 Aprile 2024
  • 400 milioni per progetti di ricerca e sviluppo

    Il ministero dello Sviluppo Economico ha previsto bandi da 400 milioni per grandi progetti di ricerca e sviluppo. Le domanda si possono presentare il 25 e il 30 giugno prossimi. Il decreto direttoriale del Mise fissa termini, modalità di presentazione delle domande e criteri di valutazione: le istanze preliminari potranno essere presentate dal 25 giugno per il bando “Ict-Agenda digitale” (disponibili 150 milioni) e dal 30 giugno per il bando “Industria sostenibile” (250 milioni).
     

     Progetti ammissibili

    Le regole appena pubblicate dal ministero per i 400 milioni (si accede fino a esaurimento) completano il quadro fissato dai due decreti ministeriali pubblicati in Gazzetta ufficiale il 4 e il 5 dicembre scorsi. Il bando “Agenda digitale-Ict” punta a premiare alcune specifiche tecnologie abilitanti del programma Horizon 2020 (tra le quali nanoelettronica, open data, Internet delle cose) e determinati settori applicativi come salute e fabbrica intelligente.  Il focus di “Industria sostenibile” è su impianti e processi industriali, trasporti, aeronautica, tlc, tecnologie energetiche, tecnologie ambientali, costruzioni. La procedura è di tipo valutativa negoziale e la spesa ammissibile del progetto deve essere compresa tra 5 e 40 milioni di euro.
     

     Procedure

    Per accedere ai finanziamenti agevolati, con una possibile quota di contributi diretti, le imprese interessate possono presentare un’istanza preliminare dalle 10 alle 19 dal lunedì al venerdì, a partire dal 25 giugno per Agenda digitale e dal 30 giugno per Industria sostenibile.  La domanda deve essere presentata in via telematica selezionando una delle due procedure disponibili sul sito del soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it).  L’istanza preliminare viene sottoposta alla valutazione di un comitato costituito dal Mise: non c’è tempo limite per l’istruttoria ma il pronunciamento viene reso noto sul sito del ministero entro 3 giorni. L’impresa (o le imprese nel caso di progetti congiunti) che ha passato questo primo esame presenta la domanda di agevolazione, alla quale seguono 70 giorni di istruttoria del soggetto gestore Banca del Mezzogiorno-Mediocredito centrale. Tocca poi al Mise, entro ulteriori 15 giorni, svolgere la negoziazione diretta con l’impresa. Quest’ultima, entro 30 giorni dal verbale conclusivo della negoziazione, presenta la proposta definitiva.  Un altro mese è previsto per la proposta di concessione del soggetto gestore e per il conseguente decreto del ministero. A conti fatti la tabella di marcia prevede dunque almeno 5 mesi. Ad ogni modo l’impresa è chiamata ad avviare il progetto entro 3 mesi dal decreto di concessione e deve ultimarlo entro 3 anni.
     

     Finanziamenti

    Il solo finanziamento agevolato può essere richiesto, oltre che per stato d’avanzamento, anche in anticipazione: fino a due richieste, pari ciascuna al 30% del finanziamento concesso, previa fideiussione bancaria o polizza assicurativa. Per garantire gli anticipi, si prevede di creare un fondo di garanzia da alimentare con il 2% delle risorse (8 milioni) e con un contributo, proporzionale all’anticipazione richiesta, che sarebbe richiesto alla stessa impresa.

     

     

    Rubrica a cura di www.piueconomia.it

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