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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Aftermarket, super protagonista nel 2016

    DI STEFANO BELFIORE

    Anche il 2016 è un anno d’oro per il nostro aftermarket indipendente. Come per il triennio precedente, il post vendita multimarca continua a camminare a passo spedito, registrando un incremento del più 4,2 per cento (trend per lo più sostenuto dall’effetto volumi). Mentre a Torino è in corso oggi la presentazione degli ultimi dati di settore a cura  dell’Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino, abbiamo chiesto al professore Silvano Guelfi, responsabile scientifico dell’organismo accademico, di far luce sullo stato di salute attuale di cui gode la filiera endogena. Diverse le famiglie di ricambi che esprimono performance importanti in termini di fatturato. Unico neo: le batterie auto. E su quella che può essere la direzione su cui si muoverà la competizione dello IAM, Guelfi sgombra ogni dubbio: “Bisogna puntare fortemente su conoscenza del mercato e relazioni di sistema”. Sull’altra sponda del fiume c’è però l’autorizzato pronto a scagliare un’offensiva di non poco conto all’indipendent aftermarket. “Ma nel business – avverte Guelfi –  alle volte  i competitori diventano alleati soprattutto quando si  valuta con attenzione la relazione costi-benefici delle  possibili alternative strategiche”. L’ultima valutazione è una proiezione sul nuovo modello di auto (elettrica-guida autonoma). L’impatto sullo IAM ci sarà. “L’obiettivo – dice –  sarà quello di riconfigurare prodotti e servizi offerti verso un nuovo  modello di consumo da parte di un nuovo profilo di utente”.

     

    Professore Guelfi innanzitutto come si chiude il 2016  per gli operatori nazionali dell’aftermarket indipendente?

    Il 2016 conferma, come per il triennio precedente, un incremento ed in particolare del più 4,2 per cento, quasi interamente guidato dall’effetto volumi.

    Quali sono i prodotti che hanno offerto un trend  positivo?

    Tra le prime 12 categorie prodotto in termini di fatturato le migliori performance sono state quelle dei volani, kit  distribuzione, lubrificanti, dischi freno, motorini e  alternatori.

    E quali, invece, quelli che hanno mostrato  segni di cedimento e rallentamento?

    Le batterie auto.

    Innovazione, networking e capacità di conoscere il  mercato per comprendere in quale direzione muoversi in  tempo utile. Su questi binari, a suo avviso, si muoverà la  competizione attuale e futura?

    Come si suol dire, la conoscenza è il miglior alleato del coraggio. Ingrediente quest’ultimo fondamentale per fare  impresa. Ne deriva che conoscenza del mercato e relazioni  di sistema costituiranno, in modo ancora più decisivo, una  vera e propria leva competitiva distintiva. Conoscenza e  relazioni autentiche, oggettive, rigorose, indipendenti al  servizio di un miglioramento determinato e consapevole.

    In Italia la fetta più grande della distribuzione di  ricambi multimarca è in mano allo IAM. Da qui il forte  interesse di molti Costruttori d’auto a voler mettere le  mani su questo business. Esempi recenti arrivano da PSA,  Renault-France e Ford. Secondo lei questa offensiva va  vista come una minaccia per i player dell’indipendent  aftermarket? E in tal caso come va gestita ed affrontata?

    L’autorizzato è sicuramente un competitore storico  dell’indipendent aftermarket. Ma nel business alle volte  i competitori diventano alleati soprattutto quando si  valuta con attenzione la relazione costi-benefici delle  possibili alternative strategiche. In sintesi, una forza  minacciosa che potrebbe volgersi a favore del nuovo  sistema IAM che si sta configurando.

    L’auto va sempre più verso l’elettrico e la guida  autonoma. Gli interventi di manutenzione diventano sempre  più complessi ma nel contempo sempre più innovativi (si  pensi alla manutenzione predittiva) con una riduzione del  margine di difettosità. Qual è l’impatto di questa forte  innovazione sul mondo aftermarket?

    Sempre considerando lo sfasamento temporale tra la vendita  del nuovo e il mercato IAM, l’elettrico e la guida  autonoma stanno iniziando oggi la loro avventura. L’impatto sul mondo IAM sarà quello di riconfigurare il portafoglio prodotti e servizi offerti verso un nuovo  modello di consumo da parte di un nuovo profilo di utente.

     

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