Aftermarket, super protagonista nel 2016
DI STEFANO BELFIORE
Anche il 2016 è un anno d’oro per il nostro aftermarket indipendente. Come per il triennio precedente, il post vendita multimarca continua a camminare a passo spedito, registrando un incremento del più 4,2 per cento (trend per lo più sostenuto dall’effetto volumi). Mentre a Torino è in corso oggi la presentazione degli ultimi dati di settore a cura dell’Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino, abbiamo chiesto al professore Silvano Guelfi, responsabile scientifico dell’organismo accademico, di far luce sullo stato di salute attuale di cui gode la filiera endogena. Diverse le famiglie di ricambi che esprimono performance importanti in termini di fatturato. Unico neo: le batterie auto. E su quella che può essere la direzione su cui si muoverà la competizione dello IAM, Guelfi sgombra ogni dubbio: “Bisogna puntare fortemente su conoscenza del mercato e relazioni di sistema”. Sull’altra sponda del fiume c’è però l’autorizzato pronto a scagliare un’offensiva di non poco conto all’indipendent aftermarket. “Ma nel business – avverte Guelfi - alle volte i competitori diventano alleati soprattutto quando si valuta con attenzione la relazione costi-benefici delle possibili alternative strategiche”. L’ultima valutazione è una proiezione sul nuovo modello di auto (elettrica-guida autonoma). L’impatto sullo IAM ci sarà. “L’obiettivo – dice - sarà quello di riconfigurare prodotti e servizi offerti verso un nuovo modello di consumo da parte di un nuovo profilo di utente”.
Professore Guelfi innanzitutto come si chiude il 2016 per gli operatori nazionali dell’aftermarket indipendente?
Il 2016 conferma, come per il triennio precedente, un incremento ed in particolare del più 4,2 per cento, quasi interamente guidato dall'effetto volumi.
Quali sono i prodotti che hanno offerto un trend positivo?
Tra le prime 12 categorie prodotto in termini di fatturato le migliori performance sono state quelle dei volani, kit distribuzione, lubrificanti, dischi freno, motorini e alternatori.
E quali, invece, quelli che hanno mostrato segni di cedimento e rallentamento?
Le batterie auto.
Innovazione, networking e capacità di conoscere il mercato per comprendere in quale direzione muoversi in tempo utile. Su questi binari, a suo avviso, si muoverà la competizione attuale e futura?
Come si suol dire, la conoscenza è il miglior alleato del coraggio. Ingrediente quest'ultimo fondamentale per fare impresa. Ne deriva che conoscenza del mercato e relazioni di sistema costituiranno, in modo ancora più decisivo, una vera e propria leva competitiva distintiva. Conoscenza e relazioni autentiche, oggettive, rigorose, indipendenti al servizio di un miglioramento determinato e consapevole.
In Italia la fetta più grande della distribuzione di ricambi multimarca è in mano allo IAM. Da qui il forte interesse di molti Costruttori d’auto a voler mettere le mani su questo business. Esempi recenti arrivano da PSA, Renault-France e Ford. Secondo lei questa offensiva va vista come una minaccia per i player dell’indipendent aftermarket? E in tal caso come va gestita ed affrontata?
L'autorizzato è sicuramente un competitore storico dell'indipendent aftermarket. Ma nel business alle volte i competitori diventano alleati soprattutto quando si valuta con attenzione la relazione costi-benefici delle possibili alternative strategiche. In sintesi, una forza minacciosa che potrebbe volgersi a favore del nuovo sistema IAM che si sta configurando.
L’auto va sempre più verso l’elettrico e la guida autonoma. Gli interventi di manutenzione diventano sempre più complessi ma nel contempo sempre più innovativi (si pensi alla manutenzione predittiva) con una riduzione del margine di difettosità. Qual è l’impatto di questa forte innovazione sul mondo aftermarket?
Sempre considerando lo sfasamento temporale tra la vendita del nuovo e il mercato IAM, l'elettrico e la guida autonoma stanno iniziando oggi la loro avventura. L’impatto sul mondo IAM sarà quello di riconfigurare il portafoglio prodotti e servizi offerti verso un nuovo modello di consumo da parte di un nuovo profilo di utente.