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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Gli azionisti Toyota vogliono auto elettriche e sollecitano il presidente

    Grandi azionisti Toyota vogliono auto elettriche perché temono che la casa rimanga indietroGrandi azionisti Toyota vogliono auto elettriche perché temono che la casa rimanga indietro.

    La visione delle Case verso le automobili a emissioni locali zero appare frammentata: Volkswagen ci crede molto mentre altri OEM sono più tiepidi ma gli azionisti Toyota vogliono auto elettriche e sollecitano il presidente. Il colosso giapponese sembra infatti avere un atteggiamento ambivalente verso le auto elettriche. Anche se Toyota ha recentemente presentato il concept elettrico bz4X e tracciato programmi futuri per gli EV, il presidente Akio Toyoda ha criticato i piani del Giappone di mettere al bando le auto convenzionali. La cosa non sembra essere piaciuta a 5 grandi azionisti della società, che hanno criticato questa presa di posizione.

     

    Importanti azionisti Toyota vogliono auto elettriche

    5 grandi investitori e fondi, con portafogli cumulati che arrivano a 500 miliardi di dollari, hanno infatti comunicato a Reuters i loro timori riguardo l’azienda. Gli azionisti Toyota vogliono auto elettriche e temono che il Gruppo rimanga indietro rispetto ai concorrenti che hanno già lanciato e stanno presentando diversi veicoli elettrici. Questo atteggiamento, inoltre, potrebbe ‘coprire’ altre società che cercano di evitare i grandi cambiamenti necessari per raggiungere gli obiettivi climatici. Si è poi rilevato che ad aprile Toyota aveva dichiarato una maggiore trasparenza sul suo impegno contro i cambiamenti climatici, un’esternazione derivata dalle polemiche seguite all’appoggio dato al presidente Trump sull’allentamento delle legislazione sulle emissioni.

     

    Grandi azionisti Toyota vogliono auto elettriche perché temono che la casa rimanga indietroPer non rimanere indietro  importanti azionisti Toyota vogliono auto elettriche

    Tre giorni dopo, però, Toyoda ha parlato a nome dell’Associazione dei costruttori di automobili giapponesi – della quale è il capo – criticando la decisione del Giappone di vietare la vendita di nuovi veicoli con motore a combustione dal 2035. A suo parere “quello che il Giappone deve fare è espandere le sue opzioni per la tecnologia. Penso che i regolamenti e le legislazioni dovrebbero seguire questa espansione ma se la politica vietasse tout court le auto a benzina o diesel limiterebbe queste opzioni e potrebbe anche far perdere al Giappone suoi punti di forza“. La reazione di Jens Munch Holst, CEO del fondo AkademikerPension, è apparsa allarmata: “Siamo sinceramente preoccupati che il signor Toyoda non sembri rendersi conto della posta in gioco connessa a questo scenario“.

     

    Importanti azionisti Toyota vogliono auto elettriche altrimenti…

    Questo stesso fondo d’investimento aveva precedentemente comunicato a Reuters che avrebbe considerato la vendita della sua partecipazione in Toyota se non ci fossero stati cambiamenti nella linea della società. Toyota ha riferito che avrebbe esplicitato le sue iniziative contro i cambiamenti climatici nella prossima assemblea per le comunicazioni di bilancio. Anche altri fondi hanno criticato la tepidità di Toyota verso l’elettrico. Jan Erik Saugestad, CEO di Storebrand Asset Managemen, ha infatti detto che “la completa elettrificazione dei trasporti è vitale se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici e Toyota dovrebbe guidare questo cambiamento invece di progettare nuovi motori a combustione e cedere quote di mercato a chi produce auto elettriche“. Importanti azionisti Toyota vogliono auto elettriche, insomma, perché ritengono che le EV saranno appetite e si diffonderanno molto. Se Volkswagen, Renault, GM e altri puntano molto sul settore un motivo c’è e gli azionisti di Toyota temono perdite anche pesanti.

    Nicodemo Angì

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