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martedì, 19 Marzo 2024
  • Auto elettrica tra ostacoli ed incentivi.

    Il passaggio decisivo all’elettrico nel mercato automotive sembra diventare sempre più concreto. In Francia, Germania e Gran Bretagna si è anche annunciata la volontà di interrompere la produzione di auto a diesel e a benzina tra dieci anni.

    L’elettrico in Italia

    Assicurazioneautonoleggio.it ha analizzato lo scenario italiano, elaborando un’infografica che mette a confronto la penisola con gli altri paesi europei. I dati evidenziano subito la posizione ancora troppo bassa dell’Italia rispetto agli altri stati. Siamo appena allo 0,1 per cento delle vendite totali di auto elettriche. In alto alla classifica troviamo l’Austria con l’1,33 per cento, la Francia e i Paesi Bassi con l’1 per cento di vendite auto. Se andiamo oltre i confini europei, notiamo come la Cina e gli Stati Uniti superano di poco l’1 per cento.

    In generale però i valori non schizzano molto in alto, restano contenuti a dimostrazione che l’elettrico si presenta ancora come un mercato di nicchia. In Italia, nel 2016, il numero di autovetture nuove registrate per ogni 1.000 abitanti pare vicino a quello francese, però in Francia si è verificato un aumento del 26 per cento di vendita dei veicoli elettrici, mentre in Italia si è assistito ad una leggera flessione. Eppure le iniziative di promozione, ricerca e sviluppo sono tante, ma sembrano non avere ancora abbastanza forza per contrastare le difficoltà e gli ostacoli nella diffusione di un’auto elettrica.

    Assicurazioneautonoleggio.it ha elencato una serie di fattori ostacolanti:

    La batteria

    Punto debole della vendita dell’elettrico risulta ancora essere la batteria che arriva ad un’autonomia di 200/300 km in piena carica. Per questo le case automobilistiche, come Toyota, stanno studiando un tipo di batterie a stato solido che possa consentire una ricarica più veloce ed una più ampia autonomia.

    Il prezzo

    Il prezzo continua ad essere abbastanza alto (sui 35.000 euro). Analizzando il contesto reddituale italiano, si percepisce la difficoltà nel sostenere un costo simile su un reddito medio annuo di 30.000 euro. L’infografica dimostra che nel confronto tra le due vetture (VW Golf e Nissan Leaf) quella elettrica ha un costo maggiore con prestazioni minori. In Italia però si è portata avanti un’iniziativa legata ad una agevolazione nell’acquisto di auto elettriche, esistono incentivi che arrivano fino a 4.000 euro. Per saperne di più leggi l’articolo sugli incentivi.

    Confronto motore diesel ed elettrico

    (Guarda l'infografica intera su Assicurazioneautonoleggio.it)

    Le infrastrutture

    Un modo semplice per favorire ed agevolare l’acquisto di un’auto elettrica in relazione alla paura della poca autonomia della stessa, sarebbe quello di aumentare le colonnine di ricarica. In Italia ce ne sono solo 2.228 (la maggior parte al nord), molte meno rispetto agli altri paesi e rispetto a quante ne servirebbero davvero. Però, il D.Lgs 257/2016 che recepisce la direttiva comunitaria 2014/94/UE prevede che entro la fine del 2020 sia realizzato e completato un numero adeguato di punti di ricarica, in proporzione alla crescente domanda di auto elettriche. Inoltre, entro la fine del 2017 i comuni devono prevedere che ogni nuovo edificio non residenziale debba disporre di colonnine di ricarica all’interno di parcheggi e/o box auto.

    Perché scegliere un’auto elettrica?

    I motivi principali sono sostanzialmente due: il risparmio in termini di costi per il rifornimento e la diminuzione dell’inquinamento dovuto ai gas di scarico delle vetture. Dal momento che il costo di benzina e diesel non sembra volerne sapere di diminuire, favorire l’elettrico porterebbe davvero ad un risparmio di denaro ed emissioni non indifferente.

    Costanza Tagliamonte

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