Come è stato possibile ?
Questa è la domanda più ricorrente che viene rivolta alla società Slovena Hidria che , con il proprio modernissimo stabilimento ai piedi della famosa , per noi Italiani , collina di Caporetto , a pochi chilometri dal confine italiano , è attualmente il leader mondiale per il primo equipaggiamento della Candela di preriscaldo per le motorizzazioni diesel .
Questi sono i chiarimenti che il modernissimo CENTRO STUDI DI PROGETTAZIONE E SVILUPPO di HIDRIA , che si avvale di 50 giovani e preparati ingegneri , ci ha fornito .
Una premessa
L’evoluzione che nel tempo LA CANDELA DI PRERISCALDO ha subito non è stata soltanto quella di avere tempi di riscaldamento sempre più brevi o utilizzare materiali più performanti riducendo il proprio ingombro , ma il cambiamento maggiormente significativo e sostanziale è stato quello di cambiare il proprio ruolo nel motore .
La CANDELA di PRERISCALDO oppure come più comunemente chiamata CANDELETTA nasce come supporto per l’avviamento a freddo dei motori diesel .
L’innesco dell’accensione nei motori diesel ,a differenza dei motori a benzina che utilizzano la scintilla della candela d’accensione , avviene per il calore sviluppato dalla pressione esercitata dal pistone nel cilindro che incendia il gasolio .
Nei periodi invernali oppure in aree particolarmente fredde l’innesco , con canne e cilindri gelati ed il gasolio che tende a diventare cera , risulta particolarmente difficoltoso e necessita di un apporto di calore appunto quello garantito dalla CANDELETTA incandescente .
La sempre più importante problematica generata dall’inquinamento atmosferico e la conseguente necessità di legiferare per quanto meno ridurre , se non eliminare , le fonti di inquinamento portano la CANDELETTA ad un cambiamento del proprio ruolo , della propria funzione nel motore diesel .
In un primo momento , con il passaggio da motori diesel da precamera ad iniezione diretta , si è pensato che non ci fosse più bisogno di alcun supporto a freddo per l’avviamento dei diesel , quindi la fine per la produzione di candelette .
Non è stato , però ,così .
La necessità di far girare , come si dice , in modo più rotondo il motore dopo l’avviamento , l’obbligo di eliminare quelli che definivamo fumi azzurri allo scarico e che rendevano irrespirabile l’aria avviando l’auto nel box, dettano la necessità di fornire una nuova funzione alla candeletta non più preriscaldo, ma praticamente immediatezza e con post-riscaldo, non più solo in avviamento, ma anche in marcia al variare del rapporto di compressione, non più soltanto come elemento riscaldante, ma anche come sensore capace di operare nel cuore del motore all’interno della camera di combustione .
Nasce così il nuovo ruolo con il cambiamento evolutivo da supporto all’avviamento a freddo a supporto per la riduzione dei consumi e delle emissioni nocive allo scarico .
Hidria è stata ed è artefice di questa evoluzione e non è certamente un caso che nello scorso anno è stata riconosciuta dall’ Associazione Costruttori Auto e componenti europei CLEPA come prima qualificata , fra 45 importantissime aziende del settore che hanno proposto 76 progetti evolutivi , nell’ INNOVATION AWARDS 2016 nel settore GREEN TECHNOLOGY
con la candeletta / sensore OPTIMUS
La collaborazione con VW
E’ nel proseguo di questa strada nella GREEN TECHNOLOGY che Hidria incontra VW ed assieme definiscono una speciale candeletta da utilizzare sull’innovativo motore da otto litri , doppio bi-turbo compresso alimentato a benzina e/o etanolo con 16 cilindri e 1500 cavalli .
Questo motore equipaggia la vettura “ BUGATTI CHIRON “ , l’auto sportiva più potente ed esclusiva al mondo in grado di raggiungere una velocità di 420 Km/h che viene venduta ad euro 2.4 milioni .
Una speciale candeletta HIDRIA , con un livello qualitativo eccelso sia per la durata che per la sede di tenuta , tenendo conto della maggiore esplosività del carburante , è montata nel condotto del carburante stesso che porta agli iniettori .
Ogni motore ne utilizza 16 ( n.1 per cilindro ) .
Perché una candeletta Hidria su un motore a benzina
Il suo compito è quello di fungere da riscaldatore per un carburante variabile di benzina o benzina miscelata con etinolo da E0 ad E100 .
L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di CO2 ( anidride carbonica ) che avvengono allo scarico durante l’accensione a basse temperature .
Un ottimo risultato , in grado di rientrare nei parametri che vengono imposti dalle restrittive leggi a protezione dell’ambiente , lo si ottiene iniettando carburante in grado di influenzare l’accensione migliorando le condizioni al minimo dei giri e riducendone le emissioni nocive .
Funzionamento
Concettualmente il sistema applicato alla motorizzazione benzina funziona come quello del diesel .
Una centralina elettronica è in grado di misurare tempi di accensione della candeletta e temperature interrompendo l’alimentazione al raggiungimento dei valori limite . La candeletta è montata nel condotto del carburante che si riscalda attraversandolo . La candeletta è un particolare aggiuntivo all’impianto di alimentazione del carburante.
Chiaramente non sostituisce la candela d’accensione che mantiene la necessaria funzione di innesco .
L’utilizzo è dovuto esclusivamente al miglioramento dell’ accensione con la riduzione sia dei consumi che degli agenti inquinanti allo scarico che Hidria ha saputo realizzare progettando e proponendone l’utilizzo all’industria automobilistica